Si chiama Francesco Fenu ed è un giovane di Genoni la persona arrestata questa mattina dai carabinieri perché accusata di aver ucciso Roberto Vinci, il 48enne ammazzato con due fucilate la sera del 20 agosto in una strada di campagna in località Is Arenaras a Genoni.

La vittima alle 20 stava rientrando a casa in bici ma lungo il percorso era spuntato qualcuno che, imbracciato il fucile, aveva esploso due colpi centrandola alla coscia sinistra e al braccio. Vinci aveva pedalato per altri 300 metri prima di cadere a terra.

Pochi giorni dopo i militari del Ris avevano eseguito la prova dello stub, esame utile a trovare eventuali tracce di polvere da sparo sul sospettato, sui suoi indumenti e sulla sua auto. I risultati sarebbero stati positivi. Poi il pm Nicoletta Mari ha inoltrato la richiesta di custodia cautelare accolta dal gip.

Nel passato della vittima potrebbe nascondersi il movente che ha armato la mano dell'assassino. Vinci era stato condannato a 20 anni di carcere per la rapina alla stazione di servizio della Q8 del paese nel gennaio 2002: durante la fuga lui e un complice avevano preso come ostaggio il proprietario Antonio Tuveri, rimasto ucciso nel conflitto a fuoco che ne era seguito.

In precedenza era stato sospettato di aver preso parte a un'altra rapina terminata con la morte dell'80enne Francesca Loi (ma a suo carico non erano stati trovati riscontri); nel 1997 era stato arrestato e poi assolto per un blitz armato a un market di Palau; nel 2004 era stato assolto dall'accusa di aver ucciso il compaesano Bruno Melis; nel 2008 era stato assolto dall'accusa di violenza sessuale.

Andrea Manunza

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LA RICOSTRUZIONE (di Marilena Orunesu)

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