Le associazioni di categoria, che raggruppano i proprietari di immobili, hanno proposto un accordo con il Comune chiedendo maggiori controlli per stanare gli evasori che affittano le abitazioni in nero. L'ufficio tributi ora avvierà le verifiche, incrociando i propri archivi con le banche date di altre Istituzioni. Lo stesso verrà chiesto nei prossimi giorni richiesto all'Agenzia delle entrate e alla Guardia di finanza.

"L'obiettivo del Sicet, dell'Appc e di Confabitare - spiega Giorgio Vargiu segretario del Sicet - è quello di favorire i contratti d'affitto a canone concordato, che agevolano in proporzione gli inquilini ed i proprietari degli immobili. I primi risparmieranno sull'affitto ed i secondi su tasse e tributi comunali. Manca l'ufficialità - osserva Giorgio Vargiu - ma si stima che nel capoluogo il mercato immobiliare vanti almeno 2mila abitazioni. Solo la metà avrebbe però un contratto regolare".

In tutta la provincia secondo i dati forniti dall'Agenzia delle entrate sono stati registrati, nel 2018, 3mila contratti di affitto. Come conferma il direttore regionale dell'Agenzia Carmelo Rau l'ufficio territoriale di Oristano conta complessivamente, al 2018, 3mila contratti di locazione, anche se il dato include tutte le fattispecie. "Grazie al nuovo accordo che abbiamo siglato di recente con diversi comuni dell'Oristanese - riprende Giorgio Vargiu - ci sono tanti motivi per firmare i contratti a canone concordato. Si va dalla riduzione del 30% del reddito imponibile del fabbricato alla tassazione del 10% della cedolare secca. Dall'agevolazione fiscale per l'inquilino (in base al reddito) alla riduzione delle imposte del 30%, all'esenzione della tassa di registro e dei bolli, alla riduzione del 25% di Imu e Tari".
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