Sequestrato nelle campagne di Villa Sant'Antonio e sparito nel nulla: dal giugno 1966 si sono perse completamente le tracce di Pietro Aru, ricco possidente di Fonni che insieme ai fratelli aveva pascoli e bestiame nelle campagne tra Asuni e Villa Sant'Antonio. A distanza di cinquantatré anni, l'ultimo erede rimasto - Salvatore Meloni, assistito dall'avvocato Marcello Sequi - ha presentato al Tribunale di Nuoro il ricorso per la dichiarazione di morte presunta del parente.

Il 22 giugno 1966 era stato il fratello Giuseppe a presentarsi alla caserma dei carabinieri per denunciare la scomparsa di Pietro Aru, allora quarantatreenne: da sei giorni non si avevano più notizie. Una sparizione strana che da subito aveva preoccupato i parenti, dal momento che qualche tempo prima Pietro Aru era già stato vittima di un tentativo di sequestro. E anche questa volta tutto faceva ipotizzare che i banditi lo avessero portato via dal suo podere. Non si è mai saputo nulla, non è mai arrivata una richiesta di riscatto alla famiglia.

Dopo oltre mezzo secolo di silenzio assoluto sulla sorte del ricco proprietario di Fonni, morti anche i fratelli, è rimasto Salvatore Meloni, un parente non strettissimo designato come unico erede dall'ultima sorella di Aru. Ed è lui che ha proposto il ricorso per la dichiarazione di morte presunta.

Il giudice Paolo Dau con ordinanza del 25 novembre scorso ha disposto la pubblicazione della domanda e invita chiunque abbia notizie dello scomparso a comunicarle al Tribunale di Nuoro. Se entro sei mesi non ci sarà alcun riscontro, il giudice potrà dichiarare la morte presunta.

Valeria Pinna
© Riproduzione riservata