La pallonata scagliata da un ragazzo l'ha colpito al volto: ha corso un grande rischio, un bimbo di otto mesi portato a passeggio dal papà nel parco La Pineta di Serramanna. Uno scricciolo cui l'episodio poteva costare davvero caro.

A raccontare l'accaduto è stata la madre del piccolo: "Mio figlio - ha scritto sulla pagina Facebook del gruppo 'Sei di Serramanna se...' - ha rischiato un trauma cranico. Abbiamo passato una notte al pronto soccorso dell'ospedale Brotzu e due giorni di panico successivi".

Occorrono 48 ore per escludere il rischio di un trauma cranico neonatale.

PARTITA IMPROVVISATA - In via XXV Aprile, dove è situato il parco giochi che tutti a Serramanna conoscono come La Pineta, il piccolo era andato con il padre. Una passeggiata per sfuggire al gran caldo che però ha rischiato di trasformasi in dramma. Tutto a causa di un gruppo di ragazzi (ma l'abitudine di usare il parco come campo di calcio sarebbe comune anche ai più grandi) che nella foga della partita improvvisata non ha badato al papà col bimbo piccolo che passava dalle loro parti. "Mio figlio è stato colpito da una pallonata in pieno viso mentre passeggiava col suo papà nel sentiero della pineta, nell'area giochi per i più piccoli", racconta la donna.

Il suo sfogo sui social ha il valore di un monito: le regole esistono (nel punto in cui è avvenuto il fatto è vietato giocare a pallone) ma vengono sistematicamente eluse. "I divieti non sono stati rispettati", sottolinea la donna: "Tutti sanno benissimo che non si possono usare i palloni nell'area giochi e nelle zone adiacenti, e che è stato creato un apposito campo da calcetto in fondo al parco, ma a quanto pare a nessuno importa niente delle regole".

IL COMANDANTE DEI VIGILI - Concetti che la donna ha ribadito anche al sindaco, Sergio Murgia, e al comandante della Polizia locale, Mario Mameli, ai quali ha segnalato il caso e raccontato del rischio corso dal figlio. "Esiste un'ordinanza che pone una serie di divieti all'interno del parco, tra i quali quello di usare il pallone nell'area giochi per i bambini", conferma Mario Mameli.

La gravità dell'accaduto è motivo per il cambio di rotta e inasprimento dei controlli.

"C'è da riprendere la cartellonistica scolorita dal tempo - aggiunge Mameli -. I divieti ci sono. Stavolta non sono stati rispettati. Chi contravviene alle regole sarà punito".

Ignazio Pillosu

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