Fine settimana da incubo a Bonorva. E, purtroppo, non è ancora finita.

Due elicotteri del Corpo forestale provenienti dalle basi di Alà dei Sardi e di Anela, assieme a un Canadair proveniente da Olbia, stanno intervenendo dalle prime luci dell'alba su un altro incendio sempre a Bonorva, in località S'Ena 'e Sunigo.

Coordina le operazioni di spegnimento il D.O.S. (Direttore delle operazioni di spegnimento) appartenente alla pattuglia del Corpo forestale di Bonorva.

Il tutto in 48 ore difficili per la macchina antincendio regionale. Soltanto ieri i roghi nel Nord Sardegna sono stati una ventina, gravi anche a Thiesi e Borutta.

A BONORVA - Il primo provvisorio bilancio del rogo di Bonorva è pesantissimo: oltre ai 3.300 ettari di pascolo, macchia mediterranea e sughere, nel conto entrano i danni provocati agli edifici di almeno sei aziende agricole, la distruzione di parte dello stabilimento dell'acqua minerale Santa Lucia e danni ad altre trenta aziende agricole, che hanno visto i loro terreni percorsi dalle fiamme.

In un caso, i Carabinieri sono stati costretti ad allontanare di peso un uomo, che, disperato, non voleva lasciare la sua azienda.

IL SINDACO - "Non mi interessa fare polemiche - il commento del sindaco, Massimo D'Agostino -. Ma è evidente che qualcosa a Bonorva non ha funzionato. È necessario affrontare il tema delle forze e dei mezzi in campo. È vero che viviamo in tempi di tagli, ma non è possibile che vadano in fumo 3mila ettari di territorio".

Le indagini del Corpo Forestale (coordinate dal pm Angelo Beccu) si stanno concentrando sulla condotta colposa di tre persone (identificate e indagate) che avrebbero causato il rogo cucinando e arrostendo della carne. L'ipotesi investigativa è da verificare, ma sono stati già operati dei sequestri di materiale.

(Unioneonline)
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