A causa dell'emergenza coronavirus la stagione turistica in Sardegna subirà un calo del 70%: "Ci aspettiamo due milioni e mezzo di arrivi nei tre mesi estivi".

Lo ha dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas alla trasmissione Coffee Break de LA7.

"Questo chiaramente consentirebbe al sistema di sopravvivere, anche grazie alla rete di aiuti che è stata messa in campo dalla Regione Sardegna - ha chiarito il governatore -. Vorrei però precisare che oggi più che mai nella scelta della destinazione da parte del turista non ci sarà solo la bellezza paesaggistica e ambientale, ma soprattutto il tema della sicurezza".

Ieri a lanciare l'allarme sul settore turistico erano stati Federalberghi, Confindustria e Confcommercio regionali, che avevano parlato di centinaia di prenotazioni annullate ogni giorno e 80mila lavoratori stagionali a rischio.

Le associazione di categoria chiedono alla Regione "risposte certe e definitive entro due giorni".

"Se non si stabiliscono e si rendono note ora le modalità di accesso alla Sardegna, perderemo anche la possibilità di lavorare nel mese di luglio e a quel punto i danni saranno irreparabili, quasi nessuno aprirebbe più", recita la nota delle tre associazioni di categoria.

Due le urgenze che vengono sottolineate: la definizione di protocolli e regole per la fruizione delle strutture e delle spiagge e una comunicazione istituzionale chiara sull'apertura della Sardegna e sulle modalità di accesso.

(Unioneonline/F)
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