Lunedì 18 maggio i sardi potranno ritornare a circolare liberamente da un Comune all'altro.

In tutta l'Isola potrebbero riaprire anche prima parrucchieri, centri estetici, negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie e profumerie.

Dal 1° giugno è prevista la ripresa dei voli da Roma e Milano.

Frenata, invece, sugli ingressi nelle spiagge: le linee guida di Inail sulla balneazione sono restrittive, il comitato tecnico scientifico le sta studiando.

Questo lo stato dell'arte sulla Fase 2 in Sardegna illustrato ieri dal presidente della Regione Christan Solinas nel consueto punto stampa.

"Non ci sarà più necessità di alcuna autocertificazione per spostarsi da un Comune all'altro", ha spiegato il governatore, mentre per le spiagge c'è da aspettare: "Abbiamo bisogno di qualche giorno di verifica per pensare di poter riaprire entro i prossimi 7-10 giorni, i protocolli Inail sulla balneazione rappresentano misure di sicurezza, soprattutto riguardanti la dislocazione di ombrelloni e sdraio, che generano alcune criticità applicative". L'accesso alle spiagge libere resterà comunque gratuito.

I TRASPORTI - Quattro step per il via libera al traffico passeggeri sui voli da e per l'Isola. Secondo le ipotesi del governatore si comincia lunedì 18 maggio con l'aviazione generale (i voli privati). Il 1° giugno riparte quella civile con i voli in continuità territoriale con Roma e Milano aperti a residenti e non: saranno operativi anche gli scali di Olbia e Alghero. Dal 15 giugno è prevista l'operatività dei voli nazionali provenienti dagli altri aeroporti italiani. Si chiuderebbe il 25 giugno con l'apertura ai voli internazionali. La data per la riapertura del traffico via mare dovrebbe essere il 1° giugno.

Resta poi sempre più concreta l'ipotesi di ricorrere al "passaporto sanitario" che certifichi la negatività al Covid-19 da richiedere a chi approda nell'Isola. "Anche in Italia assistiamo a un'accelerazione rispetto alla possibilità di sottoporsi autonomamente a tamponi in laboratori convenzionati", ha detto Solinas.

RIAPRONO PARRUCCHIERI E NEGOZI DI ABBIGLIAMENTO - Ieri, intanto, ha firmato un'ordinanza per aprire tutti gli esercizi dei servizi alla persona, negozi di abbigliamento e calzature, gioiellerie e profumerie: "I sindaci che valuteranno non sussistere le condizioni di sicurezza necessarie, potranno con una loro ordinanza vietare le attività nel proprio Comune"; ha specificato il governatore. Per quanto riguarda invece la ripresa delle attività di bar e ristoranti, "stiamo lavorando per notificare venerdì, come d'intesa col governo, tutte le altre attività distinte per categoria che intendiamo far ripartire dal 18".

L'INDICE DI CONTAGIO - Il presidente Solinas è infine tornato sulle polemiche sorte nei giorni scorsi a proposito dell'indice di contagio. I dati, ha precisato, sono stati calcolati e avvalorati dal nostro comitato tecnico scientifico, i cui componenti hanno più volte fatto chiarezza anche attraverso gli organi di stampa. 245 comuni sardi, ha ribadito il Presidente, hanno un indice di contagio pari a zero. Questo dato è chiaro e non si presta a interpretazioni, la classificazione "non calcolabile", come ampiamente spiegato, significa che in quei territori non vi era stata alcuna circolazione virale. Il limite dello 0,50 fissato dalla Regione è peraltro largamente inferiore al parametro precedentemente individuato dal Governo, che è dell'1 per cento.

(Unioneonline)

***

- Coronavirus, gli aggiornamenti giorno per giorno in Sardegna

- Aggiornamenti di ora in ora in Italia e all'estero
© Riproduzione riservata