Anche la Sardegna si adegua al nuovo Dpcm emanato dal governo nella notte.

Con un'ordinanza emanata dal presidente della Regione Christian Solinas è stato stabilito che, a partire da oggi, chi fa ingresso nell'Isola e proviene "dalla Regione Lombardia e dalle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbanio-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia" dovrà osservare "la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni".

Dovrà inoltre "comunicare tale circostanza al proprio medico di base o pediatra di libera scelta del servizio di sanità pubblica territorialmente competente". Ancora: osservare "il divieto di spostamenti e viaggi" e "rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza". E, in caso di sintomi "avvertire il medico di base o pediatra di libera scelta".

Nei porti e aeroporti dell'Isola i passeggeri provenienti dalle zone indicate sono tenuti a "dichiarare al personale addetto ai controlli attivati dalla Regione il domicilio nel quale osserveranno l'isolamento fiduciario per 14 giorni e un recapito di reperibilità". Per questo saranno chiamati a compilare un modulo con le generalità e la dichiarazione sull'osservanza di tutte le prescrizioni.

"L'esodo di un così elevato numero di persone provienienti dalle zone cosiddette rosse - si legge nell'ordinanza - potrebbe comportare l'ingresso incontrollato in Sardegna di soggetti a rischio di trasmissione del virus, con conseguente grave pregiudizio alla salute pubblica". C'è dunque l'"urgenza e indifferibilità di procedere all'adozione di misure straordinarie a tutela della salute dei cittadini sardi per la prevenzione e il contenimento della diffusione" del Covid-19.

"È un momento impegnativo per tutti - ha detto il governatore - ma la macchina regionale sta funzionando e con l'impegno di tutti otterremo i risultati che ci prefiggiamo".

STOP AGLI ARRIVI PER 20 GIORNI, IL GOVERNO HA DETTO NO - Il governatore della Sardegna Christian Solinas ha proposto un emendamento al Dpcm che avrebbe consentito la chiusura per 20 giorni di tutti gli arrivi nell'Isola, ma il Governo non lo ha accolto.

Lo fa sapere in una nota la Regione Sardegna. In particolare, la proposta di modifica bocciata ieri prevedeva che "è vietato fino al 3 aprile 2020, salvo casi urgenti e indifferibili, ogni spostamento in ingresso e in uscita a bordo di navi passeggeri e aerei di linea; il traffico merci marittimo è consentito solo attraverso l'utilizzo di semirimorchi non guidati; il traffico aereo è consentito solo per il servizio postale".

LA POLEMICA - "Fermo restando che la misura più adatta sarebbe la chiusura di porti e aeroporti, segnaliamo anche la necessità di risalire anche a chi è già arrivato nelle seconde case", ha commentato Ugo Cappellacci, deputato e coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna.

"Sono numerose le persone che dalle zone più a rischio hanno raggiunto la nostra isola e, nel momento in cui tutti stiamo facendo dei sacrifici con la chiusura delle scuole e di molti luoghi di aggregazione, è giusto chiedere una cautela in più a chi è giunto da fuori, a tutela di tutti e in primo luogo delle persone più vicine. Chiediamo alle autorità competenti di risalire la catena degli spostamenti via mare e via aereo e aumentare il livello di sicurezza per la salute pubblica".

(Unioneonline/D)

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