Tra i tanti messaggi di accoglienza rivolti al nuovo arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, spicca quello del suo predecessore, Arrigo Miglio. Il monsignore anticipa che quella del capoluogo sardo è "una chiesa che sa amare. Una chiesa che deve crescere, certo, ma per scoprire ancor più le ricchezze di amore che il Signore ha posto in lei e per saperle esprimere e sviluppare sempre di più con la propria capacità di amare".

"Il tuo ministero episcopale, fratello vescovo Giuseppe - scrive Miglio -, porterà tra noi i molti doni con cui il Signore ti ha arricchito attraverso la tua chiesa di origine e attraverso il tuo servizio presso la CEI per le chiese che sono in Italia, e siamo certi che potrai ora continuare ad arricchire tutta la chiesa italiana anche con la fede della gente sarda, fede generosa e bella, germogliata e cresciuta grazie al sangue dei martiri e alla fedeltà costante di tanti uomini e donne, gente di poche parole e di grande forza nel superare difficoltà di ogni genere. È una chiesa che vuole camminare con la gioia del Vangelo, la gioia che Papa Francesco ci ha portato direttamente con la sua visita, una gioia che si è mantenuta viva e che questa nostra chiesa desidera comunicare a tutti coloro che ancora non la conoscono o l'hanno dimenticata. Una chiesa che ti è grata per aver voluto iniziare proprio da qui il tuo cammino di Pastore, attraverso la Porta Santa di questo particolare anno giubilare che Maria ci ha ottenuto e il Santo Padre ci ha donato. Di qui come dalla sinagoga di Nazareth, per portare a tutti i poveri il lieto annunzio, libertà per tutti gli oppressi e per tutti gli schiavi, la vista ai ciechi, la speranza agli scoraggiati, per dire che l'anno della misericordia inaugurato dal Signore Gesù è oggi, per noi e per tutti".

"Caro Don Giuseppe - sono invece le parole del cardinale Gualtiero Bassetti -, ben si addicono a questa occasione le parole del Profeta Isaia: «Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce e la gloria del Signore brilla sopra di te». Oggi, la stella di Betlemme ti avvolge della sua luce che interpella e rischiara, e sono certo che ti lascerai illuminare da questo astro che, come fu per i Santi Magi, ti condurrà a Gesù. Essi sono partiti da lontano, lasciando il loro paese; hanno seguito un segno nel Cielo, interpretandolo secondo una sapienza profetica custodita nella notte dei tempi; hanno cercato la meta in Gerusalemme, presso il re Erode; infine, hanno trovato Gesù e l’hanno subito riconosciuto, ponendosi ai suoi piedi".

"Se ci pensi bene - aggiunge -, anche il viaggio della tua vita, e della tua vocazione, è contrassegnato da tante tappe, dal distacco, alla ricerca, alla sequela. Per cercare occorre 'staccarsi': pensa ad Abramo e alla sua chiamata. Pensa a Maria e Giuseppe: i protagonisti del Natale. Poi occorre 'seguire': i Magi hanno seguito una stella; anche nell’orizzonte della tua vita c’è sempre stata una luce a guidarti, quella che ti viene indicata dall’ultimo capitolo dell’Apocalisse: «Io, Gesù, ho mandato a voi il mio Angelo, per testimoniare a voi queste cose, riguardo alle chiese. Io sono la radice della stirpe di Davide, la stella radiosa del mattino». La stella è Gesù, è Lui che ti dice: «Chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita». Non ti stancare di camminare, caro fratello, fino al giorno in cui Cristo Signore, la stella luminosa del mattino, illuminerà in modo esclusivo la tua vita e, nella sua luce, vedrai la luce. D’ora innanzi, con l’Ordinazione Episcopale, assumerai nuove responsabilità, per essere, in questa tua Chiesa cagliaritana, che Papa Francesco ti ha affidato, il Pastore delle pecore. Farai riecheggiare la Sua Parola, raccoglierai tutti nel rendimento di grazie eucaristico, tutti animerai nel cammino della testimonianza evangelica. La Vergine Maria, particolarmente venerata in questo Santuario, ti sarà di ausilio, ti accompagnerà nella tua missione, ti incoraggerà a far crescere in te quella libertà di spirito, che favorisce la scelta di servire soltanto il Signore e questo Suo popolo, che Lui ti affida".

"Si rallegri in modo particolare la Chiesa di Cagliari - conclude il cardinale -, qui oggi ampiamente rappresentata da sacerdoti e fedeli, che accoglie un pastore, vero uomo di Dio, che raccolga l’eredità preziosa di Mons. Arrigo Miglio. Un Vescovo che, forte nella fede, abbia verso tutti un cuore capace di accogliere e di comprendere. Un Vescovo che, chinandosi su ciascuno come il buon samaritano, abbia l’energia di orientare tutti a crescere verso il Signore; che, amando in particolare i sacerdoti, i laici, le famiglie, favorisca al massimo quell’unità e quella comunione, che rappresenta per il mondo la più alta testimonianza della fede".

(Unioneonline/s.s.)

IL MESSAGGIO DEL SINDACO DI CAGLIARI
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