"Non vogliamo che il nostro destino sia la fuga dalla Sardegna. Vogliamo vedere tanti luoghi, ma dev’essere una nostra scelta, non una necessità. La politica deve avere progetti seri e concreti, e se arrivano più risorse investirle bene, in opere che funzionino realmente. Tutti dobbiamo acquisire maggiore consapevolezza, informarci, studiare. Valorizziamo il nostro futuro, facciamo qualcosa contro la dispersione scolastica".

Gli interventi delle quinte classi delle scuole di Ozieri raccontano la battaglia per l’insularità vista dai ragazzi. E il coinvolgimento appassionato delle giovani generazioni dà un ulteriore senso al convegno “Le declinazioni dell’Insularita’. Logudoro: Isola nell’Isola”, primo degli incontri territoriali organizzati dal Comitato per l’inserimento del principio nella Costituzione.

I responsabili, Roberto Frongia e Maria Antonietta Mongiu, hanno ripercorso le tappe di un lungo cammino: prima la raccolta di firme per un referendum, poi la proposta di legge di iniziativa popolare, forte di oltre centomila adesioni, che giace da oltre un anno in un cassetto della Commissione affari costituzionali del Senato.

Ancora: l’avvio del procedimento per il “riequilibrio” dal divario col resto d’Italia, da portare avanti con la richiesta al Governo di un decreto attuativo dell’artico 22 della legge 42/2009, l’alleanza strategico-politica con le altre isole del Mediterraneo, con una piattaforma di rivendicazioni comuni da presentare a Bruxelles.

Da registrare, un mese e mezzo fa, l’intervento di 200 sindaci che hanno esposto sulle facciate dei loro municipi lo striscione “Insularità in Costituzione”, inoltre l’impegno del Consiglio regionale che, con il voto favorevole di tutte le forze politiche, ha istituito una Commissione speciale per contribuire a rafforzare la voce del popolo sardo, che chiede pari opportunità e diritti con gli altri cittadini italiani ed europei.

PAIS: "È LA BATTAGLIA DEI GIOVANI"

TODDE: "RIPARTIRE DAI RAGAZZI"

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