Iniziativa del tutto originale quella in programma domani a Suelli, in occasione della festa del Primo maggio, dove alle 18 nella biblioteca comunale si terrà la conferenza "L'Archeoacustica, le vibrazioni dei luoghi sacri" incentrata sulla nuova disciplina che analizza dal punto di vista antropologico alcuni siti sacri molto antichi attraverso l'antica tecnologia del suolo.

Appuntamento unico nel suo genere, organizzato dall'associazione "S'Om'e sr'Okku" su invito dell'organizzazione internazionale SB Research Group con il patrocinio del Comune di Suelli. Interverrà il professor Paolo Debortolis del Dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Trieste.

La serata proseguirà con il confronto-dibattito "Le porte delle acque per il paradiso" condotto dall'archeologa Natalia Tarabella, vice presidente dell'organizzazione di ricerca sull'archeoacustica Super Brain Research Group. Non è un caso se un'iniziativa di questo tipo si terrà a Suelli, territorio ricco di siti archeologici e reperti nuragici.

L'Archeoacustica indaga sul ruolo che il suono ha avuto nel passato, dall'antichità più remota fino al XIX secolo. È una disciplina che si sta rivelando particolarmente importante per capire le reali funzioni di determinati siti archeologici, come pure di alcuni antichi manufatti. Si è infatti scoperto che alcune antiche costruzioni (tombe megalitiche, caverne dipinte risalenti al paleolitico, siti archeologici vari, chiese romaniche) possiedono qualità sonore molto particolari che hanno spinto i ricercatori a indagare sulle possibili motivazioni che ispirarono i loro costruttori.
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