Si terrà stasera il Consiglio dei ministri slittato ieri a Palazzo Chigi.

Appuntamento alle 21, tre ore prima dell'ora X, mezzanotte, quando bisognerà inviare all'Ue il documento programmatico di bilancio nel quale andranno inseriti i punti chiave della Finanziaria.

Entro quell'orario andranno sciolti tutti i nodi della legge di bilancio ancora in bilico, in primo luogo la revisione di Quota 100, che scadrà il 31 dicembre 2021.

Conte smentisce che la misura per le pensioni sia in discussione: "Quota 100 rimane, questo è l'indirizzo politico", ha detto a margine della presentazione al Cnr della Relazione sulla ricerca e l'Innovazione in Italia, precisando che "vogliamo rivedere le misure" ma "conservarle".

L'ipotesi di abrogare Quota 100 è esclusa anche dal ministro Luigi Di Maio: "In questa cornice - le parole del capo politico dei Cinque Stelle - è evidente che l'esecutivo non potrebbe mai sostenere un aumento delle tasse e men che meno un altro colpo ai pensionati con l'abrogazione di Quota 100. Non è neanche immaginabile mettere i pensionati contro i lavoratori, sostenendo che bisognerebbe creare esodati per ridurre il cuneo fiscale. Abbiamo la responsabilità di unire il Paese e non di dividerlo". In conclusione: "Non si inneschi una guerra tra poveri".

"Nessuna barricata - dice Luigi Marattin, vicecapogruppo di Italia Viva -. Abbiamo delle idee su come governare il Paese ed è giusto che vengano composte in maggioranza. Il diktat è sull'Iva, sul resto discutiamo tranquillamente, senza che ogni nostra idea sia vista come un ricatto ma anche senza che sia vista come una ricerca di visibilità".

Comunque, aggiunge, "se si dovesse abolire siamo disposti a prenderci in carico le persone che hanno già firmato accordi per uscire dal mercato del lavoro contando su Quota 100. Se si interviene adesso queste persone non sono tante. Se invece si lascia scorrere Quota 100 com'è si crea il burrone Salvini".

QUOTA 103 - Intanto Alberto Brambilla, consigliere economico di Palazzo Chigi, lancia Quota 103: "Si potrebbe lasciare il lavoro a 64 anni avendo almeno 39 anni di contributi - spiega al Corriere della Sera -. Oppure, se si sono raggiunti 42 anni e mezzo di contributi (un anno in meno per le donne), indipendentemente dall'età".

Un sistema che potrebbe partire, aggiunge, "se decidiamo per tempo, anche dal 2021. E a quel punto quota 100 potrebbe cessare con un anno di anticipo".

(Unioneonline/D)
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