L'archeologo Mario Torelli, fra i più grandi studiosi degli Etruschi e autore di importanti scoperte e ricerche sull'antica Roma, è morto ieri all'età di 83 anni.

L'annuncio dalla Direzione Generale dei Musei del Mibact, che ha ricordato come da tempo il professore stesse "lavorando, in qualità di curatore, al progetto di una grande mostra su Pompei e Roma, che a breve avrebbe inaugurato nelle sedi di Pompei e del Colosseo, le cui Istituzioni sono oggi dirette da due suoi allievi e dove lavorano diversi suoi ex studenti".

Per Torelli, nato a Roma il 12 maggio 1937, il primo incarico da docente universitario è arrivato all'Università di Cagliari, dove è stato professore di Archeologia e Storia dell'Arte greca. Poi l'incarico a Perugia. Dal 2010 era a riposo.

Era socio dell'Accademia Nazionale dei Lincei, accademico nazionale dell'Academia Europæa, socio ordinario dell'Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici a Firenze, socio accademico dei Sepolti di Volterra, accademico d'onore dell'Accademia Pietro Vannucci di Perugia, socio corrispondente dell'Accademia delle Scienze di Torino, del Deutsches Archäologisches Institut e dell'Accademia Nazionale dei Lincei nonché Honorary Member della British School at Rome e dell'American Institute of Archaeology. E' stato vincitore, oltre a numerosi altri premi, del Premio Balzan per l'Archeologia (2014).

È autore di 27 libri scientifici e oltre 400 articoli in riviste scientifiche e autore di molti articoli scientifici per quotidiani e periodici.

(Unioneonline/v.l.)
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