Camminano a capo chino in mezzo al traffico. A capo chino attraversano, non per forza sulle strisce, incuranti delle auto che sfrecciano e che non sempre possono prevedere i loro movimenti.

Sono gli smombies, neologismo che unisce la parole smartphone e zombie, e definisce i pedoni distratti che si aggirano per le città con la testa china sui telefoni cellulari, per digitare o semplicemente guardare, leggere.

Non vedono quel che li circonda, e se hanno gli auricolari neanche sentono. Creando pericoli per sé e per gli altri.

LE MULTE - La polizia municipale di Sassari ha deciso di multarli, gli smombies, e ne ha sanzionati 100 in nove mesi.

In altri Paesi, dalla Corea alla Germania passando per l'Olanda e la Cina, hanno cercato di porre rimedio in diversi modi: con la segnaletica orizzontale luminosa, coi semafori a terra, e persino con percorsi pedonali separati tra chi usa e chi non usa lo smartphone.

Quello che fa Sassari è in un certo senso pionieristico. Prima una campagna di sensibilizzazione, con uno spot girato da vigili attori per mettere in guardia i pedoni dai pericoli che corrono e che fanno correre agli altri.

Poi la deterrenza, ovvero le sanzioni. Vengono consegnate a mano ai trasgressori, come ai vecchi tempi, e sono di 22 euro con sconto del 30% in caso di pagamento entro cinque giorni. Ad essere multati sono solo i pedoni molto distratti, spiega a Unionesarda.it il comandante della polizia municipale di Sassari Gianni Serra: "Se uno sta attraversando dando un'occhiata allo smartphone, ma non è proprio a capo chino e attraversa sulle strisce pedonali, non lo multiamo. Sanzioniamo solo le condotte plateali".

PERCHÉ? - L'idea è nata analizzando i dati sugli incidenti del 2016 e del 2017. Sono circa mille l'anno, e in più del 20% sono coinvolti pedoni. "Nel 2016 ci sono 97 pedoni investiti, nel 2017 se ne contano 94. Sono tanti, per questo abbiamo deciso di iniziare a contrastare seriamente il fenomeno", spiega Serra, che rivendica il primato di Sassari, almeno in Italia. "Siamo i primi nel Paese a intraprendere un'iniziativa del genere, e tra i primi in Europa".

LA REAZIONE - Ma come reagiscono i pedoni che si vedono consegnare una multa mentre passeggiano a piedi? "L'approccio con l'utenza è positivo, anche perché le sanzioni sono irrisorie, quasi simboliche", continua il comandante della Polizia municipale sassarese. "La prima reazione che hanno è di stupore, non accade tutti i giorni di essere multati mentre si cammina a piedi. Ma poi capiscono che tali condotte sono un rischio e accettano".

L'ARTICOLO 190 - Il codice della strada (cds), introdotto nel '92, non punisce tali comportamenti: "Andrebbe introdotta una fattispecie ad hoc", osserva Gianni Serra.

Sino ad allora c'è sempre l'articolo 190 del cds, che punisce i pedoni distratti. Come gli smombies, appunto.

Davide Lombardi

(Unioneonline)

LO SPOT DELLA POLIZIA MUNICIPALE

DITE LA VOSTRA

© Riproduzione riservata