Il Senato seguirà da vicino la proposta di legge sull'insularità, finalmente depositata dopo una mobilitazione durata mesi in Sardegna, e non solo, e che ha ottenuto 100mila firme.

Lo ha promesso la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati, che ha incontrato una rappresentanza del comitato promotore per l'insularità: il senatore Emilio Floris (Forza Italia) che ha organizzato il colloquio, il consigliere regionale Michele Cossa (Riformatori) e Luciano Uras (Sel).

"La consegna in Senato della proposta di legge sull'insularità sostenuta da 100mila firme non è la fine ma l'inizio di una battaglia che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi", dicono i Riformatori sardi. L'impegno per la raccolta delle firme è stato trasversale, spiega Cossa, "e assieme ad altre associazioni e forze politiche siamo riusciti a coinvolgere migliaia di persone non solo in Sardegna ma in tutta Italia. Nonostante sia una nostra battaglia crediamo fortemente che la vittoria possa arrivare solo con una mobilitazione unitaria di tutte le forze politiche sarde e della Sardegna intera".

Importantissimo, dice il coordinatore regionale dei Riformatori, Pietrino Fois, "è stato l'apporto degli emigrati sardi, della Fasi, che con i loro circoli sparsi nelle diverse regioni italiane, ha consentito di dare a questo grande progetto una spinta decisiva e importantissima. Lo stesso vale per l'associazione dei Comuni delle Isole Minori e di tutte le associazioni che assieme a noi hanno organizzato tavolini, banchetti, feste e manifestazioni a sostegno della proposta di legge".

L'introduzione del principio di insularità in Costituzione, aggiungono i Riformatori, "ci consentirà di rivendicare ancora con più forza ciò che ai sardi spetta di diritto. L'Italia ha un debito di riconoscenza nei confronti della nostra Isola, un debito che risale a quasi un secolo fa e che non è mai stato saldato".

(Unioneonline/D)

© Riproduzione riservata