Colpo di scena nella vicenda della clinica di chirurgia estetica "Michelangelo" di Olbia.

Il Tribunale del Riesame di Sassari ha accolto, seppure parzialmente, i ricorsi presentati dai penalisti Giampaolo Murrighile e Domenico Putzolu, disponendo il dissequestro di parte della struttura.

Per comprendere il significato della decisione bisogna fare un passo indietro e tornare sulle contestazioni del pm.

La Procura di Tempio ipotizza che all’interno della clinica siano stati eseguiti centinaia di interventi altamente invasivi (mastoplastica additiva e addominoplastica) senza le autorizzazioni della Regione. Inoltre il pm Domenico Fiordalisi contesta l’utilizzo abusivo di un albergo per i ricoveri delle pazienti. Il Tribunale del Riesame ha disposto il dissequestro dell’albergo che si trova all’interno del Delta Center di Olbia, lo stesso edificio che ospita la "Michelangelo".

Per quanto riguarda la clinica, invece, sono stati dissequestrati tutti i locali utilizzati da diversi specialisti (urologo, ginecologo e medico sportivo) mentre resta sotto sequestro il settore, circa settanta metri quadri, dove venivano effettuati gli interventi finiti nel mirino della Guardia di Finanza di Olbia. Per Giampaolo Murrighile, legale della società Michelangelo, "il capo d’imputazione esce a brandelli dalla prima verifica dei giudici. La clinica non è abusiva e questa decisione lo dimostra".
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