Dai Tribunali e dalle forze dell’ordine ai Servizi sociali comunali dove trovano una rete di protezione, supporto e orientamento. Nel Comune di Porto Torres, gli uffici preposti con figure professionali, assistenti sociali e psicologi, si registrano 16 segnalazioni di molestie e violenze, fisiche e psicologiche, subite dalle donne, di cui 8 casi trattati con la procedura accelerata del “Codice Rosso” che mira a tutelare le vittime di violenza consolidata e istituzionalizzata tra le mura domestica e di genere, un aumento del 14 per cento registrato nel 2025 rispetto allo scorso anno (7 casi), situazioni di emergenza monitorate dai Servizi sociali comunali, coordinati dal dirigente Flavio Cuccureddu.

A fronte di una popolazione femminile a rischio, emerge anche il problema del sommerso, un numero di casi non denunciati e non emersi che superano le statistiche ufficiali. Le vittime di violenza, denunciata alle forze dell’ordine o contestata in maniera autonoma direttamente ai Servizi sociali, ricevono supporto grazie all’attività professionale di aiuto svolta dalle assistenti sociali attraverso un lavoro complesso e di comprensione del contesto in cui è sfociata la violenza e, contestualmente, operano in collaborazione e in stretta sinergia, nell’ambito dell’accoglienza di primo livello, con il Cav-Centro servizi antiviolenza Aurora di Sassari, un ruolo cruciale nel sistema di protezione delle donne, svolto insieme al Centro di Vittimologia dell’ospedale Aou di Sassari. Le vittime, spesso segnalate dalle Forze dell’ordine dagli stessi Centri antiviolenza o Consultori familiari, in alcuni casi si presentano autonomamente e cercano rifugio, consulenza e supporto psicologico. Presso il Cav ricevono accoglienza e una residenza temporanea, seguendo un percorso di reinserimento.

Il Comune di Porto Torres, in qualità di partner del progetto “Femmes Libres”, finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-2027. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza di genere attraverso un modello di azione che combina abitazione e lavoro. Questa iniziativa mira a creare una struttura di cohousing, collegata ai servizi del Centro Anti Violenza Aurora gestito dalla cooperativa sociale Porta Aperta. L’ente, attraverso i Servizi sociali comunali, Il Comune turritano, partner del progetto interreg Italia-Francia “Femmes Libres”, ha avviato le azioni “casa-lavoro” per garantire un’accoglienza di secondo livello, ovvero la predisposizione di una struttura che accompagni le vittime di violenza, una volta terminato il percorso al Cav, verso l’autonomia economica con l’ingresso nel mondo del lavoro. 

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