Tra sei mesi potrebbe cadere l’ultimo muro. La commissione europea apre all’uso dei telefonini a bordo degli aerei di linea, sfruttando la rete 5G, più veloce e potente.

La nuova connessione sarà garantita dalle pico-celle, strumenti che serviranno per “connettere gli utenti e instradare chiamate, sms e dati, tipicamente tramite una rete satellitare, tra l'aeromobile e la rete mobile terrestre”. In pratica sono dei ripetitori di segnale che permetteranno ai passeggeri di usare gli smartphone come se fossero a terra.

Quando invece gli aerei viaggiano a bassa quota, si potrà sfruttare direttamente il segnale delle celle di terra.

E la sicurezza del volo? “Di questi aspetti si occupa l’agenzia europea Easa”, spiega il comandante Nicola Contini, “il fatto abbastanza particolare è che l’utilizzo dei telefoni deve essere garantito dall’operatore aereo, cioè saranno le compagnie a dover dimostrare che non ci saranno interferenze con gli strumenti di bordo”.

L'utilizzo di un tablet su un volo
L'utilizzo di un tablet su un volo
L'utilizzo di un tablet su un volo

La mossa dell'Ue spiazza però gli Stati Uniti dove i timori legati alla tecnologia 5G sono ancora forti. I legislatori temono infatti che le antenne possano interferire con le apparecchiature degli aeromobili e per questo i gestori di telefonia mobile sono stati invitati a limitare il 5G vicino agli aeroporti fino a quando le compagnie aeree non potranno aggiornare i loro aerei.

Il Commissario per il Mercato Interno Thierry Berton ha voluto rivendicare questa scelta: “Il 5G consentirà servizi innovativi per le persone e opportunità di crescita per le imprese europee. Il cielo non è più un limite quando si tratta della possibilità offerte dalla connettività superveloce e ad alta capacità”.

L’utilizzo dei telefoni a bordo è da tempo al centro del dibattito. All’inizio degli anni 2000 la Federal Aviation Administration degli Stati Uniti aveva vietato l’utilizzo di apparecchi elettronici in aereo. Ma ai tempi la diffusione di smartphone o pc era ovviamente molto limitata: il divieto riguardava anche lettori cd o lettori minidisc, un formato in cui veniva usato un supporto dal diametro più piccolo di un normale cd.

Con gli anni questo divieto ha cominciato ad annacquarsi. Dal 2013 è stato consentito l’utilizzo degli smartphone in “modalità aereo”, ovvero il sistema con cui vengono disattivati tutti i segnali radio del nostro dispositivo. Durante il volo invece è possibile connettersi al wi-Fi, un servizio che viene offerto da diverse compagnie – soprattutto sul lungo raggio - che oggi hanno a disposizione pacchetti di dati da diverse dimensioni.

“Gli americani parlano già da tempo della possibilità di utilizzare i telefonini durante il volo, ma c’è sempre stata la netta opposizione delle compagnie aeree. E l’ipotesi è stata abbandonata”, ricorda Contini. In Europa invece il divieto di utilizzo potrebbe cadere a giugno, quando potrebbe iniziare una nuova era. Le preoccupazioni non mancano. “Ci sarà sicuramente un problema di privacy. La Iata, l’organizzazione che riunisce le compagnie aeree di tutto il mondo, ha preventivato il possibile uso del telefonino per circa il 40% dei passeggeri sui voli a corto e medio raggio”, spiega il comandante. “Immaginate quello che potrebbe succedere in una aereo a corridoio singolo, dove i passeggeri sono molto vicini. A mio parere potrebbero sorgere diverse difficoltà. Si rischia di vedere crescere i litigi a bordo, che sono una delle problematiche più gravi che possono  accadere durante un volo”.

© Riproduzione riservata