Dieci, nove, otto, sette... Buon anno! Dita incrociate, piccoli gesti scaramantici e propiziatori. Se c'è un momento in cui tutti, anche i più scettici e pragmatici, sono disposti a cedere a riti e rituali, è proprio quello in cui si dice addio al vecchio anno per dare il benvenuto a quello nuovo. Le ore che accompagnano la mezzanotte del 31 dicembre infatti sono spesso cariche di simbolismi. Alzi la mano chi non ha mai indossato un “pezzo” di intimo rosso per il cenone di San Silvestro. O chi non ha mai mangiato dopo la mezzanotte un piatto di lenticchie. Riti scaramantici e cibi propiziatori, lenticchie e intimo rosso, appunto, ma anche gesti che aiutano a salutare l'anno vecchio e a dare il benvenuto al nuovo. Con gli oroscopi che ne sparano di ogni. C'è chi spera nella svolta lavorativa e chi in quella del cuore. E poi ci sono loro, le promesse: dal primo gennaio non si fuma, si torna in palestra, si comincia la dieta, etc. La lista dei buoni propositi potrebbe non terminare mai.

Ognuno ha la propria liturgia di fine anno. C’è chi passa anni a indossare mutande rosse a Capodanno, il cui significato sarebbe legato al colore da sempre considerato scaccia guai, ma anche per quel lato b, allegoria d’improvvisa e grande fortuna (chiedete ai negozi di intimo cosa vendono tra Natale e Capodanno ogni anno). E chi non rinuncia a un piatto di lenticchie per il cenone, magari contandole, sperando che queste si trasformino in soldi. Altro rito di fine anno: accendere fuochi girandole, mortaretti, alcuni pure pericolosissimi e illegali. L’origine di questa tradizione è cinese: lo scoppio, il rumore allontanava gli spiriti cattivi. Ma non ci sono solo botti e girandole, da qualche parte (leggi le cronache di ogni anno) c’è chi imbraccia un fucile e spara dalla finestra.

Ognuno ha il suo rito. Ce ne sono, però, alcuni più curiosi di altri. Per esempio: se si trascorre il Capodanno con la persona amata, c’è chi consiglia di procurare un ramoscello di vischio (ma va bene anche l’agrifoglio): all'ultimo tocco di mezzanotte abbracciati bisogna passarvi sotto baciandosi intensamente. Ai giovani che invece vogliono sapere se si sposeranno entro il prossimo anno basterà, a mezzanotte, gettarsi un paio di pantofole dietro le spalle. Se cadranno con la punta rivolta in direzione dell'uscio, il matrimonio, dicono, dovrebbe essere assicurato. Se invece la punta sarà rivolta verso l'interno della stanza, nessuna speranza di convolare a nozze. Se una avrà la punta rivolta all'esterno e l'altra all'interno almeno il fidanzamento dovrebbe essere certo. Una cartina di tornasole per sapere se l’anno nuovo sarà favorevole è fare attenzione alla prima persona che si incontra per strada la mattina del primo gennaio. Ottimo, dicono le leggende popolari, dal punto di vista finanziario è incontrare un mendicante.

Dunque volete sapere come sarà il vostro 2023? Procuratevi un oroscopo (se ci credete) o, in alternativa procuratevi tre fave secche. E poi? Sbucciate completamente la prima. A metà la seconda. La terza, invece, lasciatela così come è. Quando andate a letto, mettetele sotto il cuscino. Recitate una preghiera personale (anche laica va bene). Avrete buona possibilità di fare sogni premonitori sul nuovo anno. Ma, importantissimo, quando vi svegliate mettete una mano sotto il guanciale e tirate fuori una sola delle tre fave. Se troverete quella intatta avrete un anno assolutamente fortunato. Se stringerete quella sbucciata a metà, un anno così e così. Quella completamente nuda potrebbe essere invece foriera di qualche periodo difficile. Una leggenda? Forse. Ma provare non costa nulla. Almeno per chi un po’ ci crede o spera, ma anche per quelli che “non ci credo ma non si sa mai...”. Auguri!

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