Auto, la passione non troppo segreta dei sardi
Gli acquisti di vetture nel 2024 sono volati dell’11,8%, ma secondo Findomestic i consumi nell’Isola restano tra i più bassi del PaesePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Pazzi per le quattro ruote. I sardi si confermano, forse per i trasporti pubblici alternativi carenti, amanti degli spostamenti in strada e nel 2024 hanno fatto registrare un boom delle immatricolazioni. I numeri arrivano dall’Osservatorio annuale Findomestic (Gruppo BNP Paribas) realizzato in collaborazione con Prometeia.
L’anno scorso, complessivamente, le famiglie sarde hanno speso 1 miliardo e 654 milioni di euro in beni durevoli, con un incremento del +3,6% rispetto all’anno precedente. Lo rileva . La Sardegna si posiziona così al terzultimo posto a livello nazionale per crescita, con un ritmo più lento rispetto alla media italiana del +4,5%.
Il traino della mobilità
Secondo Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic «la spesa è stata sostenuta soprattutto dai comparti legati alla mobilità: +11,8% per le auto nuove, +5,1% per quelle usate e +7% per i motocicli». Tuttavia, auto usate e due ruote restano sotto la media nazionale e del Mezzogiorno. In totale, sono stati investiti complessivamente 937 milioni di euro nel settore motori: 321 milioni per auto nuove, 571 per usate e 45 per motocicli». Nel comparto casa, i mobili rappresentano la voce principale con 364 milioni di euro (in calo dello 0,6%), seguiti dalla telefonia (139 milioni, -2,6%) e dagli elettrodomestici (135 milioni, +2,6%). In flessione information technology (42 milioni, -6,8%) ed elettronica di consumo (37 milioni, -5%).
Le famiglie della Sardegna, nel 2024, hanno speso mediamente in beni durevoli 2.210 euro, valore pressoché in linea con la media del Mezzogiorno, ma che rimane inferiore a quella nazionale di 2.736 euro. «Il primato regionale spetta a Cagliari, con 2.472 euro per famiglia, 75ª nella graduatoria delle 107 province italiane», dicono ancora da FIndomestic. «I livelli di spesa più bassi si riscontrano invece in Sud Sardegna (2.071) e a Oristano (2.092), al 99esimo e 98esimo posto nel ranking provinciale. Per quanto riguarda gli acquisti, aumentano in percentuale soprattutto a Oristano (+5,2%) e Sassari (+3,9%). Gli incrementi più contenuti sono in Sud Sardegna e Nuoro».
Cagliari regina
Il capoluogo ha registrato un volume complessivo di consumi in beni durevoli di 500 milioni di euro, con una crescita del +3,4% sul 2023. «Nel settore mobilità sono 113 i milioni di euro impiegati per le auto nuove (+10,2%), 173 milioni per quelle usate (+4,1%) e 16 milioni per motocicli (+6,9%)», spiega ancora Bardazzi. «Tra i beni per la casa, spiccano gli elettrodomestici con 36 milioni (+2%), mentre i mobili restano stabili a 94 milioni (-0,2%). In calo invece la telefonia (47 milioni, -2,6%), e soprattutto information technology (11 milioni, -5,5%) ed elettronica di consumo (10 milioni, -5,7%)».
Nuoro in coda
Nel 2024, le famiglie nuoresi hanno invece speso 201 milioni di euro in beni durevoli, segnando l’aumento più modesto della Sardegna: +2,6%. «Anche la spesa media per nucleo familiare è cresciuta appena del +2,5%, passando da 2.080 a 2.132 euro».
A trainare i consumi sono le auto usate, con 69 milioni (+6,8%), seguite dalle auto nuove (26 milioni, +3,5%) e dalle due ruote (3 milioni, +6,8%). Gli elettrodomestici salgono a 20 milioni (+3,7%), seconda performance regionale. Invariata la spesa per i mobili (57 milioni), mentre calano l’information technology (6 milioni, -5,3%), l’elettronica di consumo (5 milioni, -4%) e la telefonia (16 milioni, -2,2%).
Oristano su due ruote
Spostandoci a ovest, Oristano si distingue come provincia più dinamica della Sardegna con un incremento del 5,2% la crescita della spesa in beni durevoli, per un totale di 145 milioni. Un dato superiore anche alla media nazionale, collocando la provincia al 39° posto in Italia. La spesa media per famiglia cresce del 5%, passando da 1.991 a 2.092 euro (33ª posizione nazionale per crescita). «Molto vivace il comparto motori: le auto nuove crescono del 15,8% (24 milioni), i motocicli volano a +18,3% (3 milioni), mentre le auto usate fanno segnare un +8,1% (50 milioni), miglior risultato regionale». In casa, gli elettrodomestici toccano i 12 milioni (+3,8%), mentre restano invariati i mobili (34 milioni). In calo la telefonia (16 milioni, -2,1%), ma soprattutto elettronica di consumo (3 milioni, -4%) e information technology (4 milioni, -5,8%).
Sassari al volante
Con una crescita del 3,9%, Sassari raggiunge 491 milioni di euro di spesa totale in beni durevoli. La spesa media per famiglia si attesta a 2.139 euro (+3,8%). «Brillante il mercato delle auto nuove, che aumenta del 15,8% fino a 101 milioni (settima miglior performance nazionale, a pari con Oristano). Auto usate e motocicli crescono rispettivamente del 3% (174 milioni) e del 7,6% (17 milioni)».
Gli elettrodomestici toccano i 39 milioni (+2,3%). Mobili fermi a 106 milioni (-0,1%), in calo la telefonia (31 milioni, -2,3%), e specialmente elettronica di consumo (11 milioni, -5,1%) e information technology (13 milioni, -6,6%).
Sud Sardegna poco tecnologico
Nel Sud Sardegna la spesa in beni durevoli ammonta a 317 milioni di euro (+3,3%), con una spesa media familiare di 2.071 euro (+3,1%). Le quattro ruote trainano la crescita: +10,6% per le auto nuove (58 milioni) e +7,8% per le auto usate (105 milioni). Molto contenuto l’incremento della spesa per i motocicli (+1,2%, 6 milioni). Tra i beni per la casa, solo gli elettrodomestici registrano un incremento (+2,8%, 29 milioni). In calo i mobili (74 milioni, -2,2%), la telefonia (30 milioni, -3,3%) e l’elettronica di consumo (7 milioni, -4,8%). Crolla l’information technology (-10,1%, 8 milioni): peggior dato regionale e secondo peggiore in Italia, superato solo da Brindisi.