E’ tra le 50 canzoni più ascoltate in Italia – pare si sia posizionato dopo Mahmood e Blanco con il brano “Brividi” - e negli ultimi mesi è diventato un tormentone. “Povero Gabbiano, hai perduto la compagna” spopola su TikToK da quando Duracell e il Signor Franco, rispettivamente Pietro Modica e Franco Gioia, due palermitani seguitissimi sui social, in un video hanno citato la canzone che, in verità, di scherzoso ha ben poco. In breve tempo “Povero Gabbiano” - cuore malinconico della canzone di Gianni Celeste, nome d’arte di Giovanni Grasso, neomelodico catanese di grande appeal in Campania - si è però trasformato nel ritornello più gettonato tra gli adolescenti. Sono tantissimi, si parla di quasi 120 mila, i video in cui giovani e adulti si esibiscono nella sua reinterpretazione social. Trenta e passa anni fa, quando la canzone fu composta, non ebbe un successo nazionale, almeno del livello dirompente degli ultimi tempi. Il vero titolo del brano è “Tu Comm'a Mme” ed è la storia di un gabbiano che sta da solo su una scogliera, e che si tormenta per la fine di una storia d'amore. Oggi, quando viene canticchiato da qualche adolescente, è per far emergere (o trasmettere) con ironia un senso di abbandono.

Molti artisti di grido ne sono stati conquistati e non hanno potuto esimersi dal reinterpretarlo. Oltre ad Emma Marrone, Massimo Ranieri e al trio Il Volo, per citarne alcuni, c’è anche Gianni Morandi, che ha postato sui social la sua versione di “Povero Gabbiano”, facendo un boom di visualizzazioni sulle sue pagine social. Non basta. Subito dopo aver tagliato il traguardo in Bahrain con la Ferrari, Charles Leclerc ha preso in giro via radio il team principal Mattia Binotto: “Chissà che faccia hai fatto quando ho detto che c'erano problemi al motore. Povero gabbiano che ha perso la compagna”, ha detto il pilota monegasco citando la canzone del cinquantasettenne neomelodico siciliano.

Travolto dall’improvvisa popolarità di quel brano che gli fu proposto, nel 1988, da Franco D’Agostino, Gianni Celeste ha recentemente dichiarato il suo stupore al Corriere della Sera: “Io non capisco nulla di internet, ho scoperto tutto tramite mio figlio che si occupa di queste cose. Mi ha detto: papà è finita ovunque, ne parlano tutti. Tutte le radio, tutte le televisioni e i giornali mi hanno chiamato per parlarne. La cosa bella che mi stupisce è che un brano con una melodia drammatica finisce in video ironici di ragazzi e bambini ed è bello e divertente da vedere”. Il cantante ha raccontato anche la genesi della canzone: “Questo pezzo si prendeva sul serio, non era ironico. Si tratta di una cosa drammatica con una storia dietro. Povero Gabbiano l’hanno scritto due siciliani 35 anni fa, Franco D’Agostino e Di Pietro. Mi proposero la storia e io accettai. Questi due autori erano a pesca e videro un gabbiano fermo e così costruirono una storia d’amore su questo uccello che loro cacciavano e lui non se ne andava, stava fermo. Come mai Povero Gabbiano e tutti gli altri miei singoli sono tristi? Quando azzecchi un filone vai sempre su quello e così ho fatto. Se dovessi incontrare i due ragazzi che hanno reso virale questo pezzo li ringrazierei, perché hanno fatto una cosa grande. Adesso in tutta Italia cantano … Povero Gabbiano hai perduto la compagna.  Ringrazio tutti quelli che hanno permesso questo”.

Ma si sa: i tormentoni di solito godono di un successo a tempo. E proprio per tener desta l’attenzione generale su “Povero Gabbiano”, Gianni Celeste ha annunciato “un nuovo arrangiamento del pezzo, con tanto di video”. Per non farlo ricadere nell’oblio da cui il caso ha voluto fosse ripescato.

© Riproduzione riservata