Dopo il Gigi Riva con la maglia dello Scudetto, ecco il Rombo di Tuono in azzurro, quello che si è fatto conoscere in tutto il Mondo a suon di gol con l’Italia. Sono le due statue gemelle realizzate dall’artista cagliaritano, Daniele Pinna: «Dopo la morte di Gigi Riva avevo realizzato quella con la maglia bianca del Cagliari che vinse lo Scudetto. Ora ho completato la seconda: stessa altezza, in azzurro, mentre si prepara a calciare il pallone con il suo magico sinistro».

La seconda statua è stata una promessa fatta al figlio di Gigi Riva, Mauro. Aveva visto, due mesi dopo la morte del padre, la prima opera. «Mauro aveva apprezzato molto la statua dedicata a suo padre», racconta Pinna. «Chiacchierando, ci siamo soffermati sul valore internazionale di Rombo di Tuono grazie alle sue imprese calcistiche con i colori azzurri della nazionale. Quasi per scherzo gli ho detto: “magari riuscirò a realizzare una nuova opera dedicata al grande Gigi Riva”. Mauro aveva detto: “secondo me la farai”. Così è stato».

Daniele Pinna con le due statue
Daniele Pinna con le due statue
Daniele Pinna con le due statue

Questi i dettagli tecnici dell’opera, come evidenzia lo stesso artista. La statua è stata scolpita, pitturata e cucita interamente a mano da Pinna. Realizzata in legno di abete, è alta 46 centimetri e pesa 448 grammi. La scultura è vestita con stoffa sintetica azzurra e tela in cotone bianco, con nastrini bianchi, lacci in filo di cotone e similpelle per gli scarpini. Nella scarpetta destra ci sono sei tacchetti in alluminio. Il piedistallo è composto da due tipi di legni: il blocco centrale in pino e la base ed il capitello in abete. Le nove targhe incise sono in alluminio leggero. Alto 30 centimetri, pesa 4 chili. Altezza e peso totali dell’intera realizzazione sono 76 centimetri per quattro chili e 50 grammi. Nel collo, nascosta sotto la maglia, ha una catenina d’oro con due crocette: simile a quella che, nella realtà, Gigi Riva ha sempre portato addosso in tutta la sua vita. Per la pittura sono state usate vernici professionali sintetiche.

La statua di Gigi Riva con la maglia dell'Italia
La statua di Gigi Riva con la maglia dell'Italia
La statua di Gigi Riva con la maglia dell'Italia

Pinna ha impiegato diversi mesi di lavoro: attenzione quasi maniacale per ogni minimo particolare e dettaglio, studio attento e la massima concentrazione. «Non poteva mancare la statua gemella in tenuta azzurra dell’anno del mondiale messicano 1970. Quindi quattro mesi fa ho iniziato a scolpirla e ora è pronta. Ha una posa molto più dinamica che richiama il rombo, ovvero l’istante che precede il tuono: manca infatti un solo passo che si affianchi al pallone per scaricare il sinistro potente, marchio di fabbrica di Riva».

Uno dei primi a vederla è stato Mauro Riva: «Quando l’ha vista mi ha detto: questo è papà. In quel momento ho capito di aver fatto un buon lavoro, liberandomi da dal peso di questi mesi di lavoro. Non volevo sfigurare nel riprodurre una leggenda come Gigi Riva», aggiunge lo scultore per passione. Pinna, cagliaritano di Villanova, cresciuto a Mulinu Becciu, lavora a Tiscali e momentaneamente vive a Sestu, aggiunge: «Mauro mi ha detto che se la prima era bellissima, questa è ancora più somigliante al papà. L’ha osservata per tantissimo tempo, guardando ogni dettaglio. Si è commosso e mi ha detto che tornerà anche con il fratello, Nicola».

contentid/fb09e0f6-4aeb-4159-9dab-cb16933b14cd
contentid/fb09e0f6-4aeb-4159-9dab-cb16933b14cd

In realtà le statue realizzate sono tre. Pinna ne aveva fatta una più piccola, avendo l’onore di regalarla proprio a Rombo di Tuono: «Il 25 gennaio 2020, tramite Mauro, sono andato a casa di Riva per donargliela. Avevo parlato con lui e ancora oggi rivivo quell’emozione fortissima. Gli è piaciuta e l’ha sistemata accanto ai suoi trofei».

In cuor suo ha un sogno: «Spero che le statue gemelle facciano parte del museo del Cagliari Calcio oppure possano restare in mostra da qualche parte». E chissà che, grazie a qualche contatto con la società rossoblù, questo sogno possa diventare realtà. Anche perché le statue non sono in vendita, nonostante siano arrivate anche delle offerte. Intanto Daniele Pinna si prende un po’ di riposo. Anche se in futuro potrebbe esserci una novità: «Chissà magari ci scapperà anche la terza statua gemella: con la maglia rossoblù di quando è arrivato a Cagliari».

© Riproduzione riservata