Le notti magiche di Santa Lucia fra fede e devozione
Tutto pronto a Nurachi per la tre giorni in cui il piccolo centro si anima facendo rivivere gli antichi ritualiPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Sono notti magiche quelle di Santa Lucia. A Nurachi, piccolo paese a pochi chilometri da Oristano, la festa della santa protettrice della vista e degli occhi assume una valenza particolare in cui tradizione e fede si intrecciano. E in cui riveste un ruolo particolare la donna: la festività per le ragazze rappresenta una sorta di debutto in società, un momento che tutte vivono con grande eccitazione ed entusiasmo, e per cui si preparano per un anno intero.
L’emozione
In queste giornate fervono i preparativi per far rivivere gli antichi riti caratterizzati dalla profonda devozione per santa Lucia. Da giovedì 12 dicembre al 15 torna un appuntamento religioso e culturale diventato imperdibile per tantissimi visitatori che arrivano da ogni angolo della Sardegna. Ma cresce l’attesa soprattutto per sa Priorissa Alessia Tiana (13 anni) e is Oberajas Jessica Boy (14 anni) e Giorgia Ponti (13 anni). Insieme ai loro coetanei stanno definendo tutti i dettagli dell’organizzazione della festa: casa per casa hanno già invitato ufficialmente tutti i compaesani “così come vuole la tradizione”.
Per l’occasione la chiesa di San Giovanni Battista, che ospita i festeggiamenti, sarà addobbata con rose rosse e il velo da sposa scelti appositamente da sa Priorissa. “Ci riempie di orgoglio portare avanti questa importante tradizione, ci teniamo che venga conosciuta in tutta la Sardegna.” Le tre ragazze saranno le protagoniste del rito religioso giovedì 12 durante la celebrazione del vespro e is giogus, poi di sera la priorissa aprirà la festa popolare con i balli tradizionali in contemporanea all’accensione del falò in onore della santa. Da quel momento, tutti i cittadini e i visitatori potranno unirsi e danzare intorno al falò.
Il programma
Si accende così la magia, per tre giornate ci si potrà immergere in un’atmosfera luminosa e ricca di emozioni. Il centro si animerà con il mercato di santa Lucia che consentirà di riscoprire le artigianalità di un tempo; e ancora la mostra d’arte con le collezioni di Fernando e Luigi Zara e la presentazione delle antiche collezioni nurachesi e delle opere di Marco Pili. Sarà possibile visitare la mostra “Ricami contemporanei tra le antiche trame de S’imbustu”. Venerdì 13 si arricchirà con la “festa del cioccolato”: curiosità, ricette e degustazioni con i maestri, a cura di Francesco Lucania. E ancora street food con specialità locali e vini tipici per “sa Festa in Pratza”. Sabato 14 dicembre sarà la volta degli spettacoli itineranti per bambini e adulti, come “Inchiostro di Stelle”, con personaggi fantastici, grandi macchine e viaggiatori delle stelle. Domenica 15 “il Circo all’Arrembaggio”, “Retornable”, “Kairos” mentre la mattina le cantine del paese apriranno le porte per le note di “Cantine in festa e Cantadoris”.
I ricordi
Sono giornate di forti emozioni anche per le mamme, le zie e le nonne: tutto quel popolo femminile che ha già vissuto da protagonista queste notti magiche e che oggi trepida davanti all’adrenalina delle proprie figlie, nipoti o conoscenti. Nel 1972 fu Silvana Lasiu a ricoprire il ruolo di priorissa, accompagnata da Angela Sotgiu e da Maria Rosaria Cuozzo, all’epoca tutte undicenni. “Il ruolo di priorissa scaturiva da un voto che, nel mio caso fu fatto da mio padre quando io ancora non ero nata - racconta Silvana Lasiu - Durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, mio padre si trovava a Torino e si salvò dalle bombe. E quando rientrò in Sardegna, in segno di riconoscenza fece un voto a Santa Lucia: sua figlia sarebbe diventata priorissa”.
Priorissa e oberaje ricordano quei momenti, l’affiatamento e i preparativi dal momento della nomina che avviene nel giorno dell’Epifania. La chiesa veniva addobbata con i fiori e le rose colte dai giardini delle case di Nurachi; e ancora i dolci realizzati rigorosamente a mano. In passato, nei mesi che precedevano la festa, si cercavano i migliori fisarmonicisti della zona per animare le serate. Oggi qualcosa è cambiato ma la devozione, la tradizione e quelle notti mantengono inalterato un fascino che le rendono uniche e indimenticabili per le protagoniste, la comunità e i partecipanti.