La radiografia della nautica di lusso: gli americani i più ricchi, gli sceicchi re dello sfarzo
Le curiosità dietro lo studio del Cipnes e di UniOlbia sul movimento dell’estate 2024 in GalluraPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I naviganti più ricchi – e più numerosi - sono gli americani, i big della tecnologia, ma gli yacht più lussuosi sono quelli degli sceicchi e dei russi (superstiti). Il mare più amato quello dell’arcipelago maddalenino, la presenza più costante quella dello Shergar dell’Aga Khan, prova provata di un legame che va avanti da oltre sessant’anni. Sono le curiosità dello “Studio sull’industria turistica nautica in Gallura” elaborati da UniOlbia e Cipnes in collaborazione con la Direzione marittima di Olbia. L’analisi è basata sui dati satellitari che mappano la presenza degli yacht tra giugno e settembre 2024 incrociati poi con informazioni su caratteristiche, nazionalità, valore e patrimonio dei proprietari. Sono stati così scandagliati 4619 yacht e superyacht che sono passati in Gallura con 11.383 passaggi, 204 sono i superyacht noti. Un’operazione non semplicissima considerato che la maggior parte dei giganti del mare batte bandiera delle isole Cayman e spesso appartiene a società. Le cifre in ballo sono da capogiro: il valore dei maxi yacht frequentatori del mare gallurese è di 16 miliardi e 345 milioni di dollari, quello del portafoglio dei loro proprietari di 1784 miliardi e 650 milioni.
Gli yacht più lussuosi
Il re dei mari galluresi (ma non solo) è il “Blue” dello sceicco di Abu Dhabi Mansour Al Nahyan, 160 metri di lunghezza e 900 milioni di dollari di valore, costruito dalla tedesca Lurssen yacht, di casa in Costa Smeralda. Seguono “Eclipse” e “Solaris” che risultano di proprietà del russo Roman Abramovic e sono stati localizzati nelle Bocche di Bonifacio, mezzo miliardo “Al Lusail” dell’emiro del Qatar Al Thani e poco meno “A +” (ex Topaz) sempre riconducibile allo sceicco di Abu Dhabi. Tre tra i primi cinque sono realizzati dal cantiere di Brema Lurssen specializzato nella fascia degli hotel extralusso.
I proprietari più ricchi
Il re dei naviganti, almeno per patrimonio stimato (211 miliardi di dollari), è Larry Ellison patron di Oracle che si accontenta degli 88 metri del suo “Musashi”, realizzato da Feadship con un design di ispirazione giapponese, registrato a Porto Rotondo e Tavolara. Segue Jeff Bezos con i due yacht “Abeona”, 75 metri e il veliero “Koru” 127 metri, avvistati su tutta la costa gallurese, il francese Bernard Arnault (proprietario di Lvmh che controlla tra gli altri Dior, Bulgari, Fendi, Louis Vuitton) con “Symphony”, 101 metri, lo sceicco di Abu Dhabi Mansour Al Nahyan con A + e Blue e Bill Gates con Wayfinder, appena 68 metri. La stima del patrimonio non può però che essere approssimativa essendo difficile l’esatta quantificazione dei redditi nelle famiglie sovrane come nel caso degli sceicchi di Abu Dhabi e Qatar.
Le località preferite
La località più amata con 2475 passaggi (il 21 per cento del totale) è l’arcipelago di La Maddalena, seguito nell’ordine dalla Costa Smeralda (2229 passaggi pari al 19,58 per cento), Porto Rotondo, Santa Teresa, Tavolara, Cannigione e Olbia. Il capoluogo gallurese però sommando i passaggi nel mare del litorale cittadino (ideali per chi vuole restare più anonimo) a quelli di Tavolara e Porto Rotondo pesa per il 35 per cento e scommette sul futuro porto per maxi yacht in centro.
Dietro le curiosità dello studio elaborato da Cipnes e UniOlbia, una realtà economica rilevante: il comparto della nautica di lusso in Gallura ha un impatto economico giornaliero stimato in 4,2 milioni al giorno in generale, il settore in Sardegna – che conta 1885 aziende e 2250 addetti – vale 403 milioni di euro ed è la quinta industria dell’Isola.