Google e Meta, l’intelligenza artificiale cambia tutto
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Google e Meta, principali player, su motori di ricerca e social media, in questi giorni hanno annunciato importanti novità sull’intelligenza artificiale.
Dal 26 marzo chi fa una ricerca su Google trova una risposta scritta in linguaggio naturale “traendo informazioni dai migliori risultati di ricerca, e includendo link che corroborino le informazioni che vengono presentate”, spiegano da Google.
Tutto possibile grazie a una nuova versione di Gemini, l’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View. La lista di risultati non è sparita ma ora è preceduta dalla risposta testuale.
Presto, inoltre, Gemini potrà vedere il mondo attraverso lo schermo e la fotocamera dello smartphone grazie a un'opzione simile alla modalità avanzata di ChatGpt che OpenAI ha svelato a fine 2024. Come riporta l’Ansa citando Reddit, le innovazioni si articolano principalmente in due aree: la lettura dello schermo e l'interpretazione dei flussi video in diretta. La prima permette al chatbot di analizzare e rispondere a domande su ciò che viene visualizzato sul display del dispositivo, aprendo nuove possibilità per l'assistenza contestuale. La seconda consente all'IA di leggere i flussi video provenienti dalla fotocamera dello smartphone in tempo reale, fornendo risposte e suggerimenti basati su ciò che vede. Un esempio pratico è quando Gemini viene usato per ricevere consigli sulla scelta del colore di vernice per un oggetto in
Anche Meta ha annunciato sviluppi del suo assistente basato sull’intelligenza artificiale generativa, che viene gradualmente distribuito nell'Unione Europea a partire dal 27 marzo su tutte le sue app (Facebook, Instagram, Messenger e WhatsApp), a più di un anno dal suo lancio negli Stati Uniti. "Ci è voluto più tempo del previsto per implementare la nostra tecnologia di intelligenza artificiale in Europa, mentre continuiamo a districarci in un complesso sistema normativo europeo, ma siamo lieti di esserci finalmente riusciti", ha affermato l'azienda in una nota. Presentato negli Stati Uniti nel settembre 2023 e poi generalizzato nell'aprile 2024 a tutte le applicazioni del gruppo, Meta AI è uno strumento di intelligenza artificiale generativa che risponde alle domande degli utenti generando testi e immagini, come ChatGPT del suo concorrente OpenAI. Ha anche accesso ai motori di ricerca su Internet. Consente – riporta ancora l’Ansa - di "esplorare argomenti di attualità o ottenere aiuto con un tutorial", ma può anche supportare nella pianificazione di un viaggio.
Dopo lunghe trattative con gli enti regolatori, ora Meta offre ai consumatori europei un'interfaccia incentrata sulla generazione di testo, senza immagini, a differenza delle versioni disponibili negli Stati Uniti e nei paesi extraeuropei. Come altri giganti della Silicon Valley, la società guidata da Mark Zuckerberg ha dato priorità allo sviluppo dell'intelligenza artificiale prevedendo di investire tra i 60 e i 65 miliardi di dollari quest'anno, gran parte dei quali in data center, server e infrastrutture di rete, essenziali per lo sviluppo di questa tecnologia. "Mi aspetto che quest'anno un assistente AI superi il miliardo di utenti e, per me, questo sarà Meta AI", ha affermato Zuckerberg durante la presentazione dei risultati annuali della sua azienda alla fine di gennaio. Meta afferma di avere, ad oggi, 700 milioni di utenti attivi al mese per il suo assistente, che dovrebbe diventare un'applicazione a tutti gli effetti negli Stati Uniti, secondo diversi media americani, per competere direttamente con ChatGpt, Gemini di Google o Claude di Anthropic.