«Senza interventi urgenti, il trasporto merci in Sardegna rischia il blocco totale». È l’allarme lanciato da Gavino Guiso, delegato trasporti di Confapi Sardegna, nel corso di un incontro congiunto con Massimiliano Serra, presidente dell’Associazione A.S.R. Autotrasportatori Sardi Riuniti, Alberto Meloni, presidente di Confapi Cagliari e Maurizio Longo di “TrasportoUnito” (in videocollegamento).

La richiesta al Governo e alla Regione è chiara: l’istituzione di due tavoli permanenti, uno per affrontare le emergenze operative, come le revisioni Atp, e uno per le criticità strutturali, a partire dalla continuità territoriale e dai costi extra dovuti alle politiche ambientali europee. Tra i nodi più urgenti, la carenza di strutture per le revisioni Atp, che rischia di fermare i mezzi refrigerati, e l’esiguità di posti per i camion sui traghetti, soprattutto d’estate, quando viene favorito il traffico passeggeri.

Pesantissimo anche l’impatto del nuovo sistema Ets (Emission Trading System): «Imbarcare un mezzo pesante oggi costa oltre 1.500 euro, con rincari fino a 600 euro rispetto al 2024. Una mazzata che le imprese non possono reggere», hanno denunciato Guiso, Serra e Longo.

Nel mirino anche la mancanza di autonomia decisionale della Regione in materia di trasporti. «Serve il trasferimento delle competenze legislative e delle risorse per rispondere ai bisogni reali dell’Isola», conclude Guiso che, in assenza di risposta dalle istituzioni non esclude di alzare il tiro. «Alle proteste eclatanti preferiremo azioni simboliche e mirate, se necessario con piccole forzature della legge».

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