Febbre del Nilo: attenti a zanzare, cornacchie e fenicotteri
Bianca Falchi: «È vitale che passi il messaggio che tutti noi dobbiamo concorrere a utilizzare tutti quegli accorgimenti che limitino al massimo il pericolo di trasmissione delle malattie trasmesse tramite puntura»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La maggior parte delle persone infette non sviluppa sintomi, ma in alcuni casi possono manifestarsi febbre, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza, nausea e vomito. Nei casi più gravi, il virus può causare encefalite o meningite, con sintomi come febbre alta, mal di testa intenso, torcicollo, confusione mentale, debolezza muscolare e, in rari casi, coma o paralisi. La Febbre del Nilo è una patologia da non sottovalutare.
Alla Asl 8 di Cagliari il team del Servizio veterinario guidato da Bianca Falchi è in prima linea per arginare il virus.
Dottoressa Falchi, come si trasmette la Febbre del Nilo?
«La morte di una donna di 82 anni avvenuta nel Lazio e determinata dal virus della Febbre del Nilo riporta alla ribalta anche quest’anno le problematiche legate al controllo delle malattie, la Febbre del Nilo ne è appunto un esempio, trasmesse da insetti, soprattutto la zanzara comune e la zanzara-tigre, mentre serbatoio di virus sono soprattutto specie di uccelli particolarmente diffuse, quali: cornacchie, passeri, storni, gabbiani e fenicotteri».
Quali sono le persone più a rischio?
«La Febbre del Nilo è una malattia che colpisce la popolazione umana in forma generalmente asintomatica e solo in una bassa percentuale di casi può evolvere in una forma più grave, soprattutto in individui anziani o fragili. A rischio anche la popolazione degli equini, per i quali tuttavia esiste un efficace vaccino, che, se nella maggior parte dei casi decorre in forma asintomatica, talora può sfociare in una grave patologia con incoordinazione, tremori, debolezza e occasionalmente portare a morte. La malattia non si trasmette per contatto diretto fra individui infetti (umani ed equini, in particolare), ma esclusivamente tramite puntura di zanzara».
Come difendersi?
«È vitale che passi il messaggio che tutti noi dobbiamo concorrere a utilizzare tutti quegli accorgimenti che limitino al massimo il pericolo di trasmissione delle malattie trasmesse tramite puntura. In che modo? Soprattutto in questo periodo di temperature così elevate, diventa indispensabile proteggersi dalle punture di zanzare con l’utilizzo di repellenti, insetticidi e zanzariere; ma non basta, indispensabile la rimozione dei ristagni d’acqua nei giardini, orti, terrazzi e sottovasi, dove le zanzare depongono le uova, che costituiscono pericolosi focolai larvali. Quante volte ci lamentiamo della presenza di zanzare nelle nostre abitazioni quando magari siamo proprio noi a favorirne la moltiplicazione “allevando” pericolosi focolai larvali nel nostro terrazzo».
Come limitare la diffusione del virus?
Poiché serbatoio di virus sono soprattutto cornacchie, passeri, storni, gabbiani e fenicotteri, è importantissimo segnalare casi di mortalità delle suddette specie, chiamando il Servizio di Sanità Animale della Asl di Cagliari ai numeri 0706092702-0706092717. Il capo morto sarà prelevato e recapitato da un nostro incaricato alla sede dell’Istituto Zooprofilattico per gli esami specifici. Se gli esami attestano la presenza dell’agente infettante è possibile individuare precocemente la presenza del virus della Febbre del Nilo nell’ambiente, facilitare la predisposizione di azioni preventive e limitare il rischio di diffusione della malattia.