Qualcuno ci crede, qualcun altro no.  Qualcun altro spera che il cielo non sia nuvoloso, qualcun altro magari ne approfitta per trascorrere una notte diversa. Che siano piccoli e inconfessabili o magari megalomani, i sogni sono sempre sogni. Tutti con diritto di cittadinanza. Ben vengano, allora. Perché oggi è la notte di San Lorenzo, “la notte delle stelle”: in città, di solito, per l’illuminazione è difficile vedere il firmamento, ma al Planetario dell’Unione Sarda l’osservazione è possibile: Manuel Floris, direttore scientifico, propone alle 21, “La Notte delle stelle cadenti e di Saturno al telescopio”.

Quella di oggi sarà la notte più spettacolare dell’anno, con il cielo graffiato da centinaia di stelle cadenti (le Perseidi) a illuminare non solo il cielo ma, chi ci crede, anche i desideri che gli verranno affidati. Uno show che quest’anno, dicono gli esperti, si annuncia da record e toccherà l’apice la notte del 13 agosto, quando la Luna defilata permetterà di ammirare uno spettacolo migliore di quello del 2022.

Si potranno rivolgere gli occhi al cielo a qualsiasi ora, ma nella seconda parte della notte si potrà assistere a un sensibile aumento dell'attività meteorica “poiché all'alba l'osservatore è sulla parte della Terra che avanza lungo la propria orbita verso le polveri cometarie, dunque è come se vedesse dal parabrezza anziché dal lunotto posteriore del nostro pianeta”.

Ma cosa significa davvero? Quelle che noi chiamiamo stelle cadenti, in realtà sono meteore. Si tratta di frammenti della cometa Swift Tuttle. Ogni anno, tra il 9 e il 12-13 di agosto, passando molto vicino al Sole, rilascia frammenti visibili all'occhio umano. Gli astronomi li chiamano Perseidi, dalla costellazione di Perseo, dalla quale sembra provengano. E perché San Lorenzo? Vissuto nel III secolo d.C. venne perseguitato perché cristiano e successivamente ucciso, probabilmente bruciato su una graticola. Qui arriva il collegamento con le stelle cadenti: secondo alcune credenze, sarebbero le sue lacrime che scendono dal cielo. Inoltre la leggenda vuole che, esprimendo un desiderio nel momento in cui si vede una stella cadente, questo si potrà avverare. San Lorenzo, infatti, è stato definito anche protettore dei sogni.

Se ci pensiamo è una cosa che suona come paradossale che nell’epoca odierna in cui si cerca di spiegare ogni fenomeno sezionandolo in mille parti, ci siano tradizioni che invece si incrementano e si diffondono. Tra queste, la notte di stanotte conquista un ineludibile trono e nessuno (che creda o meno) potrà fare a meno di puntare il naso verso il cielo. Victor Hugo diceva che l’anima è piena di stelle cadenti, allora la notte del 10 agosto tutti con il naso all’insù, al cielo stellato. E via libera ai desideri.

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