Dalla spiaggia di Su Pallosu per arrivare ad Abramo Lincoln a Clinton, passando per Churchill, Kennedy, De Gaulle, papi, regine, re e zar. Sono i “Gatti di Stato” raccontati nel libro appena sfornato dalla giornalista Carola Vai (Rubbettino editore, 216 pagine, 16 euro). euro. Un susseguirsi di storie dei grandi del mondo intrecciate con la vita dei loro piccoli felini. Nel volume sono presenti anche i gatti della spiaggia di Su Pallosu, borgata marina sotto il comune di San Vero Milis, nei pressi di Oristano, per essere stati salvaguardati da un intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Carola Vai (foto concessa)
Carola Vai (foto concessa)
Carola Vai (foto concessa)

Un viaggio attraverso i potenti di tutto il mondo e di tutte le epoche inteneriti dai loro piccoli felini. Del resto una ricerca dell’università di Warwick, in Inghilterra, sottolinea che le persone con grosse responsabilità sono anche amanti dei mici. “Da qui l’idea del libro: Gatti di Stato, tra uso pubblico e passioni private” spiega Carola Vai che mediante le vicende di personaggi di varie epoche e continenti, e dei loro felini descrive frammenti di mondi diversi per linguaggio e cultura. Si scopre che il primo ministro del Regno Unito Winston Churchill, negli ultimi anni della sua vita voleva sempre vicino Jock, splendido esemplare felino tigrato rosso con il petto e le zampe bianche.

La notorietà di Jock in Gran Bretagna è stata spesso superata dai mici abitanti nella residenza londinese del Primo Ministro al numero 10 di Downing Street con il ruolo di “capocacciatore di topi” stipendiati dal governo. A introdurre tale figura fu, secoli fa, re Enrico VIII che per tenere lontani i roditori dal palazzo del Ministero del Tesoro reclutò a tempo pieno un micio. La tradizione è arrivata ai nostri giorni. E oggi nel palazzo numero 10 di Dowing Street vive da 15 anni Larry, il Chief Mouser to the Cabinet Office, ossia “l’acchiappatopi capo” tra i gatti più celebri al mondo. Larry ha condiviso la famosa residenza con David Cameron, Theresa May, Boris Johnson, e oggi con Liz Truss, finendo sui giornali e sulle trasmissioni televisive di ogni continente, costringendo i primi ministri a rispondere in conferenza stampa a domande sulla sua sorte o la sua salute. Un micio, Larry, capace anche di ritardare la partenza del presidente Usa Donald Trump, con l’auto blindata bloccata dal felino nascosto sotto e che nessuno riusciva a stanare.

Tra le star a quattro zampe un posto d’onore spetta senz’altro a Socks, il gatto dei Clinton la cui foto sulla poltrona dello Studio Ovale campeggia sulla copertina del libro di Carola Vai. La notorietà del first cat dell’era clintoniana finì persino per trasformarsi in un argomento politico. Socks protagonista vezzeggiato anche in pubblico dallo stesso Presidente “probabilmente consapevole – dice Carola Vai - di suscitare attraverso l’allegro micio stima e consensi tra il popolo degli Stati Uniti e persino simpatia all’estero”, ispirò libri per bambini, dibattiti e discussioni. Gli estimatori di Socks cominciarono a scrivere delle lettere. Presto le missive divennero migliaia, poi milioni. Per affrontare la circostanza l’amministrazione decise di creare un ufficio con degli addetti incaricati di occuparsi della corrispondenza che presto si trasformò in un modo speciale per parlare agli americani.

La passione per i gatti e il suo farsi fotografare con un micio in grembo ha fatto sì che Benedetto XVI venisse visto dai fedeli un po’ meno austero e rigido di come la stampa lo andava dipingendo. Appassionato di gatti pure papa Paolo VI che una volta eletto portò in vaticano il suo bel gattone ignorando perplessità e silenzioso dissenso.

Le varie celebrità trattate nel libro hanno tutte conquistato un posto nella storia. Carola Vai ha focalizzato l’attenzione su pregi e difetti, successi e sconfitte, eccessi e fragilità espressi durante le loro vite eccezionali. Brevi racconti del potere attraverso un’indagine minuziosa sui personaggi e i loro gatti, a cominciare dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per arrivare all’imperatore romano Cesare Augusto e al faraone Tutankhamon. Un viaggio di millenni tra incredibili vicende di donne e uomini che hanno contribuito a cambiare la storia dei loro Paesi e qualche volta influenzare quella mondiale, tutti attratti dai gatti per la loro compagnia, bellezza, capacità di trasmettere calma, allegria, serenità come accadde ai presidenti degli Stati Uniti, Abramo Lincoln, Theodore Roosevelt, John Kennedy, George Bush junior.

Il volume termina con le vicende speciali accadute ai gatti della spiaggia di Su Pallosu finiti al centro di uno scontro legale scatenato dal desiderio di qualcuno di volerli sfrattare da un luogo dove vivono da quasi un secolo. “I piccoli felini, unici in Europa a vivere su una spiaggia marina, sono sopravvissuti grazie all’attenzione di generazione in generazione della famiglia Atzori che li ha tutelati”, precisa Carola Vai. “Ma nonostante lo storico passato, e l’attrazione di turisti e giornalisti sono finiti nel mirino della giunta comunale di San Vero Milis intenzionata ad allontanarli per sempre. Era il 2013. Per impedire il peggio Andrea Atzori, presidente dell’associazione culturale animalista Amici di Su Pallosu si è rivolto all’allora Capo dello Stato, Giorgio Napoletano. “Il Presidente della Repubblica ha accolto l’appello e con un decreto ha impedito lo sfratto dei pelosetti. I gatti marini di Su Pallosu sono dunque diventati in un certo senso Gatti di Stato - secondo Carola Vai - in quanto tutelati dallo Stato su intervento del Presidente della Repubblica. Giorgio Napoletano salvaguardando i gatti marini di Su Pallosu (la vicenda giudiziaria non è comunque ancora conclusa) ha conquistato elogi e simpatie di molti animalisti, in particolare dei gattari”.

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