Quattordici trofei tra ori e argenti, una preziosa Gran medaglia d'Oro e il vitigno identitario dell'Isola, il Cannonau, super star e testimonial internazionale per la sfida dei prossimi anni. Il ventisettesimo Concorso mondiale di Bruxelles ha collocato la Sardegna del vino nella preziosa vetrina dedicata ai campioni dell'enologia mondiale. A fare il punto di questa edizione, difficile e impegnativa, a causa dell'emergenza Covid, la responsabile per l'Italia del Concorso Karin Meriot, a poche settimane dalla sua chiusura dell'evento quest'anno organizzato a Brno, nella Repubblica Ceca, dal 4 al 6 settembre. Un bilancio che guarda in particolare il futuro dell'Isola e le importanti strategie da giocare.

«È un periodo delicato per chi come la società Vinopres organizza eventi e soprattutto eventi in tutto il mondo. Dobbiamo lavorare ogni giorno pensando ogni istante a un piano B, piano C ecc... Il problema più difficile da gestire nei giorni del Concorso è stato il cambiamento quotidiano di destinazioni "rosse" che ci ha obbligati tutti ad essere ancora più reattivo del solito, più attenti all'evoluzione e alla diffusione nel mondo del virus. Ma ce l'abbiamo fatta: i degustatori europei erano presenti, le degustazioni si sono svolte con lo stesso rigore di sempre, siamo stati tutti molto attenti ai nostri atteggiamenti nel rispetto delle norme sanitarie. Non credo - spiega inoltre - che siamo stati degli eroi ma abbiamo semplicemente rispettato i nostri impegni nei confronti delle aziende che ci hanno affidato i loro vini e abbiamo fatto in modo che i nostri degustatori potessero lavorare in condizioni ottimali come sempre». Un po' di numeri: 8.500 campioni arrivati da 46 Paesi produttori e di questi ben 40 hanno ottenuto riconoscimenti. «L'amore per la terra e per la viticoltura è stato più forte della pandemia», ha aggiunto la responsabile. «Quest'anno più che mai i produttori si sono ritrovati ad affrontare un calo delle vendite notevole, dei magazzini pieni alla vigilia della vendemmia e una necessità cruciale di continuare a produrre», spiega Meriot. «La terra non conosce la pandemia, se è amata e trattata con rispetto, va avanti con il ritmo delle stagioni e della varie fase di sviluppo della pianta. In qualche modo la terra ha aiutato i vignaioli a dover essere fiduciosi sul futuro: continuare a fare progetti, curare la terra, elaborare strategie, essere creativi, insomma non fermarsi. Lavorare la vigna è una cura per la mente e il fisico».

La Sardegna Grande soddisfazione per i risultati raggiunti dal Cannonau emblema dell'Isola e in particolare dalla cantina sociale di Dorgali, quest'anno nel gruppo dei migliori. «L'Italia ha portato a casa un numero importante di Gran Medaglia d'oro, il riconoscimento più alto della nostra competizione, un vin santo ha vinto il premio Rivelazione internazionale Vino dolce "Occhio di Pernice Riserva Doc 2012" della Fattoria La Vialla. La Sardegna - aggiunge l'esperta - si è aggiudicato questo super premio con il Viniola 2015 della cantina sociale di Dorgali . È una grande soddisfazione per l'azienda e per tutti i suoi collaboratori ma è anche un successo per la viticoltura dell'Isola». Meriot punta sulle ricadute positive del premio. «Il vitigno sardo per eccellenza, il Cannonau, è portato sulla scena internazionale con questo premio. Tutti dovrebbero sfruttare questo ambito risultato, l'azienda presso i suoi distributori nazionali e internazionali, ma anche le istituzioni locali e regionali. È un blasone da mettere in mostra con orgoglio che deve essere sfruttato in tutti modi e in tante occasioni».

Le opportunità La svolta vera per l'Isola può arrivare dal turismo con tutti i punti di forza che la manager dal suo osservatorio non esita a ricordare. «La Sardegna è vista come un'isola turistica, ma anche il mondo vitivinicolo sardo è nell'immaginario collettivo. Credo che bisogna sfruttare questo dato. Accattivare il turista e portarlo sulle strade del vino sardo è la soluzione. Non dico niente di geniale, tante regioni europee hanno costruito la loro immagine vinicola attraverso l'offerta turistica. La Sardegna - puntualizza poi - ha un tesoro fra le mani e sarà il turismo a portare alto il vino sardo nel mondo». Ma, precisa, a condizione che si faccia sistema. «Funzionerà se i produttori e le istituzioni faranno un percorso comune, con una pianificazione a lungo termine, con la costruzione di proposte concrete. Funzionerà soprattutto perché la qualità dei vini sardi c'è, l'entusiasmo dei produttori c'è e l'offerta vinicola c'è. E' ora di lanciare un vero piano di offerta enoturistica».

Le strategie A dire il vero le basi per un buon inizio sono ben solide. «Per chi è appassionato e conosce il vino, la Sardegna è la terra del Vermentino e del Canonau ma è anche la terra delle viti centenarie a piede franco del Sulcis. La Sardegna gode di un'immagine molto positiva. Anche quest'anno al Concours Mondial de Bruxelles ho avuto l'occasione di verificarlo. La ditta Silvio Carta aveva omaggiato ogni degustatore del suo spray igienizzante e osservando le reazioni di nostri giudici posso confessare che la parola Sardegna combinata ai sentori del prodotto hanno suscitato tanti commenti positivi.

L'enogastronomia Chi non conosce il Vermentino o il Cannonau? Si chiede Meriot: «A livello europeo - dice - la Sardegna vinicola esiste realmente, la ristorazione italiana all'estero propone dei vini sardi in carta, gli importatori prendono in considerazione l'offerta dei vini sardi come tutte le altre regioni italiane. Sulle destinazioni più distanti come l'Asia è più complicato per tutti ma la Sardegna in quel caso deve giocare la carta turistica come dicevo prima». E alla parola Cannonau, l'associazione di pensieri in una esperta internazionale di tendenze di mercato come Karin Meriot è immediata. «Se dico Cannonau, le prime 4 parole che mi vengono in mente, senza riflettere giusto per sorridere un po' sono 4 "G": Grenache, perché sono francese; Giacomo Tachis, per il Turriga; graal della longevità, segreto tutto sardo; e infine la gemma rubino, pietra dei rei e simbolo di vita. Mica poco direi».

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