Non importa con chi siamo e dove siamo, magari seduti al tavolino di un bar davanti a un tramonto sul mare. Tanto, non è con quella persona – o quelle persone – che molti di noi comunicheranno, e quelli che non lo fanno si riconoscono subito perché hanno lo smartphone in mano. E il tramonto, anziché goderselo, lo fotografano e lo “postano” su un social network: un po’ per condividere tanta bellezza, spesso però con lo spirito di voler generare invidia. Io sono qui e tu no, insomma, così chi guarda talvolta rosica, ma chi posta – poi – quel tramonto visto dal vivo che ha davanti se lo perde proprio quanto chi riceve il video o la foto.

Ma tanti di noi sono fatti così, e le compagnie telefoniche mobili lo sanno, tant’è vero che ormai da tempo la sfida si gioca assai di più sui Giga di connessione Internet che sulla durata delle conversazioni in voce, che peraltro sono illimitate per praticamente la totalità delle offerte di tutti gli operatori. E così in quest’estate da boom del turismo, particolarmente in Sardegna, nella guerra all’accaparramento dei clienti per la telefonia mobile prevalgono le sfide sull’offerta di connettività. Tanto, fra messaggini e post, ormai chi parla più con chi ha davanti, o con chi potrebbe farlo usando la voce anche al telefono?

Intanto, diciamo subito che l’opzione “minuti illimitati”, cioè la possibilità offerta a chi – ostinatamente – pronuncia ancora delle parole quando comunica, non sono cambiate fra il luglio del 2021 e quello di quest’anno. Così risulta da un’indagine condotta da Sostariffe.it, che conduce molti studi sulle tariffe dei beni e dei servizi più acquistati dagli italiani.

Tanto per cominciare, le compagnie tagliano i prezzi degli sms, cioè lo “short message service” che consente appunto di inviare testi lunghi al massimo 160 caratteri che le compagnie telefoniche ci hanno venduto per tanti anni a carissimo prezzo, e che ora sono pressoché defunti grazie all’arrivo della messaggistica via Web: WhatsApp e Telegram, tanto per citare i più utilizzati, sono gratuiti, consentono l’invio di allegati come ad esempio fotografie e video e non hanno limiti di caratteri. E poi, enorme disgrazia per gli amici delle persone verbose, consentono la realizzazione e l’invio istantanei dei sempre più detestati “messaggi vocali”, cioè file audio che registriamo con la nostra voce attraverso il microfono dello smartphone e che in realtà dovrebbero durare solo pochi secondi. Invece non è raro trovare persone che inviano vocali da diversi minuti, che spesso – com’è ovvio – non sono ascoltati da chi li riceve.

Ma torniamo all’argomento: un anno fa, mediamente, le compagnie telefoniche mobili concedevano gratuitamente 2.183 sms, mentre ora sono 1.533, con un calo del 30%. E moltissime persone continuano a non inviarne nemmeno uno, proprio perché utilizzano le app che sfruttano il web anche per inviare fotografie e pesantissimi video. Le compagnie lo sanno molto bene, e non a caso a luglio 2021 ci offrivano – nelle versioni “promo” delle proprie offerte, quindi riducendoli dopo il periodo appunto promozionale – 126 Gigabyte, mentre nello stesso mese di quest’anno sono saliti a 221, con un incremento del 75%. Perché così le foto inviate ad amici e conoscenti dei raviolini, o della cernia, sul piatto che ci portano al ristorante possono essere ancora di più, con una crescita esponenziale di pari livello per quanto riguarda i “chissenefrega” che si formano nella mente di chi riceve il messaggino e vede la cernia. Fin qui, l’offerta per così dire “promo”, perché esiste anche la cosiddetta “ordinaria”. Ebbene, le promozioni di luglio 2021 per i dati proponevano in media 74 euro e ora, un anno dopo, sono saliti a 126, quindi il 64% in più. E di quei raviolini, o di quella cernia, sul piatto ora possiamo inviare senza pensarci pure i video, non solo le foto, con la certezza di annoiare più a lungo le persone con cui crediamo cosa buona e giusta condividere la pietanza che mangiamo.

Tutto questo, come rivela l’indagine di Sostariffe.it, spendendo quanti soldi in più, considerato che abbiamo più Giga? Nemmeno un centesimo, anzi, le tariffe sono scese: il canone medio nel luglio 2021 era 9,93 euro, un anno dopo 8,65 euro, con una riduzione del 13%. Però, tanto, è aumentato il prezzo dei raviolini e delle cernie con servizio al tavolo.

Questo era il quadro della parte Web di offerte per la telefonia mobile che si arricchiscono di servizi sempre nuovi, a fronte del risparmio di qualche decina di centesimi al mese dovuto alla concorrenza all’ultimo sangue che si combatte tra compagnie di telefonia mobile. Ma i servizi sono anche altri, a fronte di tariffe inferiori, e Sostariffe.it li elenca in una tabella: Giga aggiuntivi da utilizzare d’estate, tariffe speciali che si possono attivare soltanto durante la stagione più calda perché è quella in cui si viaggia all’estero, servizi come lo streaming tv, gli smartphone 5G inclusi, i Giga aggiuntivi a tempo indeterminato, i mesi gratis nelle ricariche del credito e un’altra serie di bonus diversi da operatore a operatore, con vantaggi validi non soltanto d’estate, bensì in tutte le stagioni dell’anno. In tutto questo ginepraio di Giga e tariffe, la guerra di concorrenza si combatte anche sul campo di battaglia dello smartphone 5G consegnato subito, ma che si paga a rate mese dopo mese, assieme alla linea. Il che, peraltro, fidelizza il cliente all’operatore telefonico, considerato che per uscire da una compagnia bisogna anche saldare il prezzo totale dello smartphone. Così sì, che ci si affeziona. E a rimetterci è sempre e comunque la cernia.

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