Chi non ha provato almeno una volta l’ebbrezza di mandare a quel paese qualcuno responsabile nel traffico di una manovra azzardata o incapace di eseguire la più semplice delle svolte? E quale inquilino di un qualunque palazzo in città non ha pensato anche in un’unica occasione di rimettere in riga (per così dire) il vicino troppo rumoroso, maleducato, strafottente? Probabilmente ognuno di noi non solo lo ha pensato ma lo ha fatto più volte, non una sola. Del resto come sarebbe possibile il contrario, tenuto conto della diversità di vedute e comportamenti di ciascuna persona e della certezza che noi si abbia ragione e l’altro torto?

La classifica

Una varietà di pensieri e abitudini che crea frizioni ed è fotografata, come a cristallizzare questa impressione, da una ricerca di qualche mese fa eseguita da Changes Unipol ed elaborata da Ipsos in base alla quale Cagliari risulta essere tra le città più litigiose in Italia, seconda in questa classifica solo a Roma e Napoli.

Giusto per fornire qualche dato, è emerso che un residente su tre (dunque il 33 per cento del campione) discute regolarmente col proprio vicino di casa, in buona parte per problemi ripetitivi e di lunga durata che avvengono spesso sulle scale o davanti all’ascensore a causa dei rumori (il 30 per cento dei casi) e dei comportamenti ritenuti molesti e sgraditi (un altro 30 per cento). Si litiga anche per le decisioni riguardanti eventuali interventi e spese da sostenere per il condominio (19 per cento), per la gestione degli animali domestici (19 per cento), la gestione della raccolta differenziata (18 per cento). Addirittura il 17 per cento delle persone, in base ai dati della ricerca, non avrebbe alcun tipo di rapporto con chi vive al suo fianco.

Animali domestici in appartamento
Animali domestici in appartamento

Animali domestici in appartamento

Tante cause

I motivi che innescano i litigi sono variegati: cani che abbaiano durante la notte, pompe di calore troppo rumorose, quote condominiali non pagate, il fumo e gli odori provenienti dal ristorante sottostante, il fracasso degli impianti di riscaldamento o refrigerazione dei negozi vicini, l’occupazione delle servitù di passaggio e ancor più dei parcheggi, i danni provocati dalle infiltrazioni d’acqua, i clienti dei bar che alle 4/5 del mattino si fermano per fare colazione e svegliano mezzo quartiere, la musica ad altissimo volume durante le notti proveniente dai locali adiacenti. Ma ci sono anche l’apertura di nuove porte o finestre, l’utilizzo del vano ascensore, la chiusura unilaterale e non consentita di un cancello sulle scale che portano all’attico (così da impedire il passaggio agli altri inquilini).

Si litiga anche per le note del pianoforte che fanno tremare il soffitto, per una lavatrice troppo rumorosa, perché chi abita sopra butta le briciole rimaste nella tovaglia sopra la biancheria appena stesa da chi vive sotto. E poi i gatti che sporcano, le ingiurie, le minacce. Insomma, una ampia possibilità di scelta, con numeri tali da rendere difficile negare che i cagliaritani siano di indole litigiosa.

Un'auto vandalizzata perché lasciata in sosta vietata
Un'auto vandalizzata perché lasciata in sosta vietata

Un'auto vandalizzata perché lasciata in sosta vietata

Al volante

Impressione che parrebbe confermata dalle reazioni di chi si trova al volante, non di rado (va detto) esasperato dall’inadeguatezza di chi percorre le strade cittadine, già di per sé intasate a causa degli eterni lavori dovuti a cantieri infiniti, nei confronti di chi dovrebbe condurre un veicolo e invece fa tutt’altro. In linea generale è di per sé poco piacevole doversi mettere alla guida sapendo di dover perdere tempo e pazienza nel traffico; figurarsi quando si ha a che fare (sempre) con maleducati che non usano le frecce, si fermano in doppia fila, occupano due corsie anziché la propria, con una mano tengono il volante e cambiano marcia (sembra impossibile ma accade davvero) e con l’altra maneggiano il telefonino, tengono il cellulare a portata di bocca per inviare i simpaticissimi messaggi vocali mentre procedono fianco a fianco ad altri veicoli, si allargano a destra o sinistra per svoltare a sinistra o destra. Eccetera eccetera eccetera. Così strano che scappi un improperio? Francamente: no.

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