Viaggi diversi. Rotte alternative. Emozioni, passione, sfide, approfondimenti culturali lontani dalle masse, mete straordinarie. Come sempre bisogna fare tesoro dei consigli che arrivano dai massimi esperti in materia, quelli della Lonely Planet, che raccontano “The Best 2025” attraverso esperienze differenti.

“Take it easy”. Ecco – secondo la guida più famosa al mondo – i dieci migliori luoghi dove staccare la spina quest’anno, dove liberarci dalle scorie di tutti i giorni, dove riconnetterci con la natura e seppellire i pensieri negativi.

Lough Erne, Irlanda del Nord. Si tratta di due laghi d’acqua dolce collegati da un fiume, che formano appunto il “Lough Erne”, un intreccio di corsi d’acqua sinuosi e baie nascoste. Un tempo qui sorgevano dei monasteri, importanti centri di studio e meditazione, oggi invece le isole del lough sono abitate soprattutto da uccelli e altri animali.

Indian Pacific Rail Journey, Australia. La grande attrattiva di questo viaggio di due notti in treno, tra Adelaide e Perth, è la giornata dedicata al deserto, il Nullarbor Plain – sottolinea la Lonely Planet. La parola Nullarbor deriva dal latino “nulla arbor”. 

Nagaland, India. Potreste trascorrere settimane intere nel Nagaland senza incontrare nessuno. Considerato a lungo il “selvaggio est”, il Nagaland è ricco di bellezze primordiali e culture tribali. Le sue montagne e valli sembrano appartenere a un altro pianeta.

Tubagua, Repubblica Dominicana. Completamente diversa dalle popolari località costiere del Paese, Tubagua, nell’entroterra, è un posto perfetto per cogliere le sfumature dell’autentica vita dominicana attraverso progetti di turismo comunitario. Qui si trova anche il Tubagua Ecolodge, uno dei migliori dei Caraibi.

Big Bend National Park, Stati Uniti. Le montagne incontrano il deserto a Big Bend, un grande parco nazionale situato in un angolo remoto del Texas occidentale. Big Bend ha meno del 10% dei visitatori del Grand Canyon, quindi le escursioni, come il rafting sul Rio Grande, sono più facili da prenotare.

Isola di Ibo, Mozambico. Crocevia di culture dalla storia tumultuosa, quest’isola dell’arcipelago delle Quirimbas in Mozambico è così remota che è necessario noleggiare un aereo per raggiungerla. Lungo le strade prive di auto sorgono ville fatiscenti ed edifici ricoperti di muschio. Il Parque Nacional das Quirimbas include quasi tutte le Quirimbas meridionali (tra cui Ibo, Medjumbe e Matemo) e un ampio tratto di mangrovie costiere e di foresta sulla terraferma.

Jökulsárlón, Islanda. Osservate gli iceberg che si staccano dal ghiacciaio più grande d’Europa, il Fjallsjökull, vanno alla deriva verso il mare e si arenano sui banchi di sabbia dell’imponente laguna di Jökulsárlón, un tempo interamente ghiacciata.

Fiume Tatai, Cambogia. Un viaggio su questo fiume che scorre attraverso una giungla remota popolata da uccelli e animali selvatici di ogni genere è un’esperienza di pace totale, tra percorsi in barca o in kayak e notti trascorse ad ascoltare i suoni della foresta pluviale.

Bwindi, Uganda. Incontrare i gorilla di montagna nelle foreste pluviali dell’Uganda è un’esperienza magica. Nulla vi prepara alla loro bellezza e alla loro forza, ai loro penetranti occhi marroni, alle loro espressioni così simili a quelle umane e al loro comportamento incredibilmente mansueto.

Deserto di Atacama, Cile. Il cielo limpidissimo di Atacama è forse l’elemento più spettacolare di questa regione nel nord del Cile fatta di saline roventi, aride creste montuose, spiagge brulle e macchie di cactus – spiega la Lonely Planet - osservare le stelle dal paesaggio più lunare della terra è un’esperienza memorabile.

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