Sta macinando un record dopo l’altro. A metà luglio il debutto al box-office, un miliardo di dollari d’incasso già all'inizio di agosto, oggi “Barbie” - Margot Robbie produttrice e protagonista; Greta Gerwing regista e co-sceneggiatrice - è il secondo film con il maggior incasso della Warner Bros, dietro “Harry Potter e i Doni della Morte” parte 2. Non solo, è anche il film con il maggior incasso di sempre di una regista donna, superando il precedente record di Jennifer Lee con “Frozen II”. Un tributo sul grande schermo per la bambola incarnata da Margot Robbie che tra gli iconici look ha indossato il costume da bagno a righe bianche e nere con cui la bambola con le tette e il vitino da vespa si mostrò al mondo. Dal giorno in cui la Mattel la presentò alla Fiera dei giochi di New York - era il 9 marzo 1959 - più di un miliardo di bambine l’hanno acquistata e ancora oggi si stima che se ne vendano tre ogni secondo.

L’esercito di collezionisti

Da 64 anni è il giocattolo preferito dalle piccole clienti di tutto il mondo ma è anche uno degli oggetti da collezione più ricercati dalle signore. La Mattel, infatti, conta circa 100 mila collezionisti, di cui il 90% sono donne over 40 che ogni anno acquistano almeno venti nuovi pezzi e spendono, nel 45% dei casi, oltre mille dollari l’anno. La Barbie più venduta di sempre è la Totally Hair, con i capelli lunghi fino ai piedi, lanciata nel 1992; le più costose invece sono le Platinum Label, le Gold Label e le Silver Label, prodotte in edizione limitata (mille pezzi) e vendute a prezzi tra i mille e i 25 mila e tra i 25 mila e i 50 mila). Ma la più ambita dalle bambine cresciute - quelle pronte a sborsare la cifra che pagherebbero per un paio di Manolo Blahnik e Christian Louboutin - è senz'altro la Barbie Pink Splendor, solo diecimila esemplari in circolazione, abito rosa in seta e taffetà, acconciatura da principessa, trucco divino e un prezzo che sta sopra i 1150 euro. Su Internet si trova pure chi scambia la Barbie Sirena, chi può tentare l'affare piazzando (a malincuore) la Barbie Marie Antoinette, e chi rilancia sul valore della Barbie Holiday Rossa del 1988, serie rara.  

Donna in carriera

La Barbie è la bambola che ha fatto donna ogni bambina: è diventata presidente degli Stati Uniti, ufficiale dell'Aviazione e scienziata per indicare alle ragazzine un futuro alternativo, o comunque parallelo, a quello disegnato dai bambolotti Cicciobello. Ha fatto duecento mestieri e per lei non esiste un soffitto di cristallo che le donne non possano sfondare. È stata ragazza moderna negli Anni Sessanta, suffragetta nei Settanta, donna in carriera negli Ottanta, viaggiatrice romantica nei Novanta, astronauta nei Duemila, insegnando oltretutto che si può sognare in grande senza rinunciare alla propria femminilità.

Ken e le sorelle

È l’unica bambola di cui negli anni è stata scritta un'infinità di articoli di costume come fosse una diva in carne e ossa. Di lei si sa che non si è mai sposata e che nel 2004 - dopo 43 anni di fidanzamento - ha lasciato Ken, il bambolotto arrivato sul mercato l’11 marzo 1961, uno che alla Fiera Internazionale del Giocattolo di New York si era presentato con un costume da bagno rosso e dei sandali gialli. La Mattel lo lanciò come il fidanzato ufficiale di Barbie, con una campagna pubblicitaria che annunciava: «Barbie è innamorata!». Ovvio non potesse durare con uno che va agli appuntamenti importanti con le mutande da bagno e che ancora negli anni Novanta indossava i pantaloni di gabardine. È vero, sono tornati insieme nel 2011, ma il ricongiungimento (ognuno comunque a casa sua) pare più che altro una minestra riscaldata, la scusa buona per sfoggiare i look da Barbie sposa. Intanto Barbie continua a circondarsi come sempre degli affetti più cari. La consanguinea più famosa è Skipper, nata nel 1964, quella che - pure più delle giovanissime Stacie, Kelly e Krissy - è rimasta piccolina anche di testa. Un tempo c’erano pure i gemelli Tutti e Todd, nati nel 1966, ma ormai non li ricorda più nessuno, scomparsi da un giorno all’altro come certi personaggi delle soap.

I conti della pensione

La vita privata, gli abiti, le macchine, i viaggi. Di Barbie si sa tutto, compresa la sua situazione previdenziale. Adesso che si avvicina all’età della pensione, per dire, si sono scomodate pure le firme di importanti quotidiani internazionali (tra questi il Financial Times) che le hanno fatto i conti in tasca, valutando i contributi versati in una carriera fatta di duecento mestieri e consigliandole gli investimenti opportuni per ammortizzare le conseguenze di uno stile di vita forse un po’ troppo dispendioso. Gli esperti concludono che, pur con tanti lavori fatti, se non ha pensato per tempo a una pensione integrativa, difficilmente in futuro potrà concedersi il lusso a cui è abituata. Barbie, intanto, si rinfresca il trucco, indossa un abito nuovo e torna nel mondo delle bambole.

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