Un colpo secco alla testa, fatale, un’esecuzione in piena regola: si cerca l’arma del delitto, forse un manubrio che manca dall’appartamento di San Sperate
Dal call center dove lavorava la vittima, dal quale sono partite le indagini dopo la scomparsa della donna, un addio all’amica. Domani esperti al lavoro per capire quando e come sia stata uccisa
«Avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti»
I Ris scoprono abbondanti tracce di sangue: la donna forse colpita alla testa. Intanto scatta una denuncia: qualcuno ha violati i sigilli dell’abitazione di San Sperate. Gli avvocati tornano da Sollai