«Vorrei dare una spiegazione a chi non se la dà. Il primo bacio (con Chiara, ndr.) è stato in discoteca, oggi è come se fosse un ricordo sporcato. Prima che succedesse tutto, nella relazione era lei quella che mi riportava sempre sulla strada giusta. Quello che ha fatto va contro la persona che era per me. Proprio l'esatto opposto di quello che è ora. La domanda che si fanno tutti è: Ma come fai a non accorgertene?. Lei era normale, non cambiava mai. Dal giorno che ci siamo fidanzati fino all'ultimo non l'ho mai vista cambiata, mai vista star male. Non si notava nulla, né il seno, né la pancia, né il corpo. Neanche nei suoi atteggiamenti. Era una maschera».

Così l’ex fidanzato di Chiara Petrolini, padre dei due neonati seppelliti nel giardino della villetta di Traversetolo dalla 22enne, alle Iene.

Sono le prime dichiarazioni pubbliche del giovane sul caso: «Mi sono rivisto tutto quello che ha detto - ha aggiunto - e non torna ancora. Non riesco a spiegarmi come sia successo. Lei diceva che prendeva la pillola. Poi, pian piano, ha cominciato a dire alle sue amiche che non la prendeva più, ma non a me. Il giorno che hanno trovato il primo bambino mi ha mandato un messaggio: 'Hanno trovato un bambino in casa mia. Siamo scioccati'. Per me era tutto strano, non lo collegavo a lei. Poi mi hanno chiamato i carabinieri. Tutt'ora fatico a realizzare».

Il ragazzo, che non ha mostrato il volto in tv, ha aggiunto: «Non abbiamo mai, neanche per scherzo, parlato di bambini. Non era tra i miei piani, ma se fosse successo me lo sarei tenuto. Perché lo ha fatto? Secondo me per il giudizio degli altri, ci teneva al giudizio delle altre persone. Se lei li avesse voluti tenere non mi sarei tirato indietro. Ora, su di lei, sono vuoto».

Stamani intanto la Procura di Parma ha presentato appello contro l’ordinanza con cui il gip ha disposto i domiciliari per Chiara e chiesto che la ragazza sia mandata in carcere.

(Unioneonline)

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