L’Hermaea Olbia scende in campo affianco a Special Olympics. Nelle prossime settimane il club biancoblù metterà a disposizione i suoi tecnici qualificati e le sue strutture per l'avviamento di corsi specifici, avvalendosi del contributo delle scuole e delle associazioni locali che operano nel settore della disabilità intellettiva.

Convinta sostenitrice nello sport come strumento d'integrazione sociale, la società guidata da Gianni Sarti creerà nella stagione sportiva alle porte un team di volley unificato grazie alla partnership siglata con Special Olympics Team Sardegna. Un’operazione che permetterà all’Hermaea di diventare uno dei pochi team accreditati nella disciplina. "Sono da sempre vicino al mondo della disabilità, e lo testimonia anche l'impegno in favore del Comitato Italiano Paralimpico: per questo motivo, quando è nata l'opportunità di collaborare con Special Olympics, abbiamo voluto tuffarci in questa nuova e affascinante sfida", spiega il presidente Sarti. "Vogliamo sensibilizzare la comunità in generale e anche le nostre atlete sull'importanza dello sport come mezzo d'inclusione, e credo che il volley unificato sia un tramite perfetto: questa esperienza non potrà che arricchirci sotto ogni punto di vista".

SPECIAL OLYMPICS: LA MISSIONE – Presente in 174 Paesi, Special Olympics è il più grande movimento sportivo internazionale dedicato alle persone con disabilità intellettive ed è stato fondato negli Stati Uniti nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, una delle sorelle del presidente John F. Kennedy. Quasi 435mila coach e più di un milione di volontari assicurano a circa 6 milioni di atleti la possibilità di sviluppare adeguatamente le loro capacità sportive in oltre 30 discipline differenti e di partecipare alle competizioni.

Il team regionale di Special Olympics Italia promuove nel territorio sardo lo sport inclusivo attraverso i suoi volontari ed è di supporto agli enti pubblici che vogliano promuovere iniziative legate ai valori della diversità attraverso giornate sportive o eventi culturali. "L'obiettivo del volley unificato è quello di creare una squadra in spirito Special Olympics, con i partner che hanno il compito di motivare e incentivare i compagni: su un campo da pallavolo, in sostanza, si realizza quel clima di inclusione che vorremmo vedere sempre più spesso nella società", dice Stefania Rosas, direttrice regionale di Special Olympics Italia.

"Spesso, in Sardegna, si pensa erroneamente che il volley sia una pratica complessa per gli atleti con disabilità intellettiva, ma le esperienze maturate nei giochi nazionali ed eventi come 'Bear Wool Volley' ci insegnano che non è così", aggiunge la dirigente sarda. "L’Hermaea, che ringraziamo per la grande sensibilità verso il tema, non potrà che essere un traino per lo sviluppo del volley unificato nella nostra Isola: l'intento è quello di organizzare degli incontri conoscitivi con le scuole e le associazioni del territorio gallurese, affinché possano sentirsi parte integrante di questo nuovo progetto. Lo sport unificato è la strada verso un futuro più inclusivo".

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