Alle 8.53 italiane di questa mattina Gaetano Mura è approdato con la sua imbarcazione Italia a Fremantle in Australia ormeggiando nel locale Sailing Club.

A attendere lo skipper di Dorgali la stampa australiana, il Console David Balloni, assieme a Scott Olney, Sailing Manager del Fremantle Sailing Club e al giudice di regata Raf Bellofiore.

La sosta si è resa necessaria per effettuare una serie di riparazioni 22 giorni dopo l'urto subito contro un oggetto galleggiante non identificato.

In quell'occasione Gaetano portò Italia verso nord, in acque più tranquille, per una prima serie di controlli e riparazioni con i mezzi di bordo.

Il problema ai timoni era stato risolto per proseguire la navigazione secondo il corso pianificato.

Ma di li a poco altri problemi si sono affacciati: prima il pilota automatico, poi la centralina del vento, infine l'antenna dell'Iridium Openport, il sistema di comunicazione satellitare.

Una serie di avarie che ha reso inevitabile la sosta in Australia.

Italia è una barca più compatta e leggera, e ora sarà sottoposta a controlli generali e alla riparazione di quanto necessario per metterla in condizione di riprendere il mare in assoluta sicurezza. E saranno proprio questi controlli, eseguiti da specialisti in uno dei porti più famosi nel mondo della vela, a determinare se e in quanto tempo Italia potrà tornare a navigare.

Per l'arrivo di Italia, che il team sta preparando da ieri, è stato allertato il WSSRC, l'ente deputato all'omologazione dei record di velocità a vela.

Ed è proprio il WSSRC, in base al regolamento internazionale, ad aver dato il via libera alla registrazione del record del giro del mondo in solitario non più senza assistenza e senza scalo ma, come in questo caso, con assistenza e scalo.

L'ultima parola spetta tuttavia al team e a Gaetano, nonché alle conferme da parte dei tecnici.
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