Novak Djokovic è stato esentato dalla vaccinazione contro il Covid perché ha contratto il virus a dicembre, secondo quanto affermato dai legali del tennista numero 1 al mondo in un documento depositato in tribunale a Melbourne.

“La data del primo test positivo per la Pcr Covid è stata registrata il 16 dicembre 2021”, si legge nel documento che cerca di ribaltare l’annullamento del visto per entrare in Australia. Nole chiede di essere trasferito dall’hotel in cui è trattenuto e di potersi allenare in vista della partecipazione al torneo.

Ma qualcosa non torna: se Djokovic era positivo il 16 dicembre, come ha potuto il 17 – giorno successivo – partecipare a un evento per giovani tennisti a febbraio, senza mascherina tralaltro?

La partecipazione del tennista all’evento è testimoniata dalle foto pubblicate sui social network. La federazione di tennis di Belgrado, in un post Facebook dopo la cerimonia del 17 dicembre, ha riferito che Djokovic aveva consegnato coppe e premi ai migliori giovani giocatori nel 2021. All'evento, svoltosi presso il centro tennis Novak nella capitale serba, hanno partecipato solo i vincitori del premio "a causa delle misure epidemiologiche legate alla pandemia di Coronavirus", si legge nel comunicato della federazione.

Djokovic ha partecipato anche a un altro evento il 16 dicembre, in occasione di una premiazione da parte delle poste nazionali serbe che hanno lanciato una serie di francobolli in suo onore.

ATTESA PER LA DECISIONE – Lunedì la decisione del Tribunale. Il protocollo degli Australian Open prevede l’esenzione per chi abbia contratto l’infezione negli ultimi sei mesi, ma le leggi del governo australiano, a quanto si apprende, sono diverse. La possibilità di entrare in caso di guarigione dal Covid negli ultimi sei mesi è riservata solo ai cittadini australiani, gli stranieri devono per forza essere vaccinati. 

In ogni caso presto si conoscerà il destino del campione serbo, trattenuto in un hotel per immigrati irregolari come una sua collega, la tennista di doppio Renata Voracova, della Repubblica Ceca, che oggi ha deciso di lasciare l’Australia e rinunciare al torneo.

Ieri Nole ha scritto il primo messaggio su Instagram da quando è scoppiato il caso: “Grazie alla mia famiglia, ai miei cari, alla Serbia e a tutte le brave persone nel mondo che mi hanno inviato il loro sostegno. Grazie a Dio per la salute”. Questo supporto “lo sento ed è molto apprezzato”.

(Unioneonline/L)

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