"Non ci sono parole per descrivere la gioia che Lorenzo Patta ci ha regalato". Commentano così il sindaco di Oristano Andrea Lutzu e l’assessore allo Sport Maria Bonaria Zedda la strepitosa performance dell’atleta sardo, che con Filippo Tortu, Marcell Jakobs e Eseosa Desalu ha conquistato la medaglia d'oro nella staffetta 4x100 ai Giochi di Torkyo 2020.

"Una settimana fa pensavamo di aver toccato il cielo con un dito grazie all'impresa di Stefano Oppo e invece in questi giorni sono arrivati altre grandi imprese. Alessia Orro con la nazionale di pallavolo femminile non ha vinto la medaglia ma è stata immensa ed è come se avesse vinto il metallo più prezioso. L'appuntamento è solo rimandato. Stefano Loddo è stato protagonista indiretto da allenatore. Oggi la gioia più grande con la medaglia d'oro di Lorenzo Patta. Una città intera saluta con un orgoglio infinito un atleta che è stato capace di un'impresa straordinaria, storica, che rimarrà impressa nella nostra mente e nelle pagine della più bella storia della città per sempre", aggiunge il primo cittadino.

"Lorenzo Patta, Stefano Oppo, Alessia Orro e Stefano Loddo. Questi ragazzi sono l'orgoglio di Oristano, l'orgoglio della Sardegna, l'orgoglio di una intera nazione - concludono il sindaco Lutzu e l'assessore Zedda -. Sembra un sogno, ma è realtà e il merito è di questi ragazzi".

"Un'emozione indescrivibile - il commento di Francesco Garau, storico allenatore di Lorenzo. “Ho seguito la gara solo con mia moglie. Non volevo distrazioni. Ci credevamo. Ma arrivare all'oro forse era un sogno troppo azzardato. Mi ha impressionato la freddezza. Ma lui è sempre stato così. Anche se poi alla fine è crollato in un pianto, questo mi ha un po' sorpreso. Un ragazzo taciturno che si fa voler bene. Che in gara riesce a vincere ogni emozione: non ho mai visto nessuna sbavatura in questi giorni". "Lorenzo me l'ha segnalato un collega, Marco Meletti - spiega Garau - dai giochi studenteschi aveva visto delle buone doti. Ma c'era un problema. Lorenzo era un calciatore che segnava gol a grappoli. La cosa più difficile è stato convincerlo a dedicarsi all'atletica. Piano piano ci siamo riusciti: prima faceva tutti e due, il campionato di calcio sino a maggio, poi l'atletica d'estate. Poi sono arrivate le vittorie a livello allievi. E lì si è convinto anche lui".

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(Unioneonline/l.f.)

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