La passione per i motori si è rivelata più forte delle norme anti-Covid e della paura del contagio.

Ad Alghero è in svolgimento il Rally Italia Sardegna, sesta tappa del Campionato del Mondo, e nonostante la gara dovesse svolgersi rigorosamente senza pubblico, secondo un'agenzia decine di tifosi si sono assiepate questo pomeriggio lungo le strade sterrate del percorso per assistere al passaggio dei bolidi in corsa.

Niente distanziamento di sicurezza e poche mascherine fra gli spettatori, più preoccupati di mancare lo scatto giusto con lo smartphone che di evitare il virus.

(Unioneonline/F)

La precisazione del General Manager del Rally Itaia Sardegna, Antonio Turitto

Non risponde al vero quanto scritto in merito alla violazione dei divieti anti-Covid. Dai camera car dei piloti è possibile vedere chilometri e chilometri di prove speciali completamente deserte, naturalmente con qualche zona dove erano presenti effettivamente decine di persone, controllate anche dalle forze dell'ordine presenti nei punti nevralgici del percorso.

Per quanto riguarda poi le strutture fondamentali della gara, il service park e il quartier generale, nessuno spettatore è ammesso e la cintura sanitaria non concede a nessuno di passare da una parte all'altra con i vari partecipanti suddivisi in varie "bolle" assolutamente non permeabili tra loro.

E' chiaro che, all'esterno di queste zone protette, in una città come Alghero ci fosse naturalmente più gente, appassionati sì, ma sopratutto cittadini incuriositi e assolutamente tenuti sotto controllo dalla forze di polizia locali, sicuramente attente all'applicazione della norma sulle mascherine.

A livello di esperienza personale devo comunque aggiungere che il pubblico sardo, che invito a continuare nel proprio comportamento e a rispettare con ancora più forza le indicazioni che l'emergenza sanitaria detta a tutti, sta dimostrando valori importanti che non possono che essere pubblicamente riconosciuti.
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