È un amaro sfogo quello di Manuel Cappai, il pugile cagliaritano dei pesi minimosca che ha partecipato ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro.

Un periodo difficile, spiega su Facebook, "non riesco ad uscire da un infortunio, quello del mondiale. Penso che per quest’anno dovrò star fermo", aggiunge, "fino a che la mia mano e i miei pensieri non mi portino ad una soluzione... al momento spero che qualcuno si preoccupi di sapere come sto... ma da due mesi a questa parte vado avanti con la forza della mia famiglia".

E poi: "Chiedetemi prima come sto e non quanto peso... Perché il peso è alto!".

Il pugilato, scrive, "non è il calcio... il pugilato per me è una passione, un amore... Tant’è che quest’anno sono arrivato tra i primi 5 in Europa, e al mondo... E l’ho fatto senza guadagnare un euro... gratis...".

Oggi, se gli dovessero chiedere se ne è valsa la pena, "risponderei, sicuro del mio, che fare pugilato non ne vale più la pena. Ho solo capito di essere un numero, perciò a gennaio deciderò il mio continuo di carriera".

Tanti i messaggi di stima arrivati a corredo del post di Cappai: "Sei un campione, non mollare", scrive qualcuno, e ancora: "Supererai anche questo perché tu sei un GRANDE!", "Hai superato tanti momenti difficili. Hai fatto tanti sacrifici che soltanto tu sai per arrivare a questi livelli. Sono certo che ne uscirai più forte di prima. Cadi 7 volte e rialzati 8 campione! Sei una roccia!", "Forza Manuel... il futuro ti appartiene".

(Redazione Online/s.s.)
© Riproduzione riservata