È un'impresa destinata a entrare nel guinness dei primati.

Da Oristano a Capo Nord, il triathlon più lungo del mondo con 5.900 chilometri in bici, 220 chilometri a nuoto nelle acque del Mar di Norvegia, 1.400 chilometri di corsa fino al Circolo polare artico.

È il sogno di Mauro Abbate, informatico oristanese di 30 anni, che da mesi si sta preparando per la nuova avventura. Fin da bambino è sempre stato uno sportivo, una grande passione per i viaggi e sei anni fa l'amore per il triathlon. Mauro Abbate racconta che viaggiava sempre in bici portando con sé gli occhialini da nuoto e le scarpe da ginnastica.

E adesso c'è la sfida fino a Capo Nord, un'impresa che richiede allenamento e preparazione attenta.

A quelle latitudini il rischio di ipotermia è reale e per nuotare in sicurezza, oltre all'assistenza via terra, grazie a un camper, sarà necessaria anche una barca d'appoggio e un team di supporto.

Un'impresa costosa, tanto che il triatleta sta cercando sponsor e ha promosso anche una raccolta fondi (si può aderire su internet) che servirà anche per le spese alimentari durante il viaggio, ma una parte del ricavato sarà devoluta a Greenpeace.

La partenza è prevista il 25 maggio da piazza Eleonora: dopo un breve saluto, si partirà per un tratto di alcuni chilometri dove sia i bikers, i runners e simpatizzanti accompagneranno Abbate verso l'inizio della sua impresa storica.

Un altro obiettivo del triatleta è promuovere l'uso della bici come mezzo di trasporto per rendere le città più vivibili, ritrovare il contatto con la natura e con lo sport.

Valeria Pinna
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