Quattro gare giocate, quattro successi, una partita da recuperare. Il Villasimius attende di conoscere il suo futuro. La pandemia sta complicando tutto in una società che ha speso molto per puntare all'Eccellenza. Tanta amarezza. "Fosse per me non avrei neanche fatto iniziare i campionati", dice il direttore generale Cristian Meloni. La squadra del Sarrabus è l'unica formazione a punteggio pieno nel girone A di Promozione.

Dopo l'eliminazione di Coppa Italia, in campionato gli uomini di Nunzio Falco hanno cominciato col botto. Vantano anche il miglior attacco con undici reti (quasi tre gol a partita). "E' difficile per le società poter programmare in questo momento", continua Meloni. "C'è tanta incertezza e il timore che molte di queste non riescano poi ad andare avanti. Fermarsi, ripartire e magari doversi nuovamente fermare: non ha nessun senso proseguire con questo rischio. E' opportuno riprendere quando non ci sarà più l'emergenza sanitaria. Questo resta il mio pensiero".

Il Villasimius è considerato tra i favoriti alla vittoria finale. "Abbiamo investito abbastanza per poter disputare un campionato di vertici. Come altre società come Villacidrese, Monteponi e Tharros. Le entrate sono nulle. Mancano gli incassi delle gare casalinghe che ci consentivano almeno di sostenere le spese per le trasferte. Gli sponsor vengono meno per i motivi che sono ben noti. Insomma è veramente difficile".

Tra le proposte per la ripartenza, quella di giocare solo le partite di andata e playoff e playout. "Sperando di non doverci ancora rifermare perché sarebbe un colpo letale. Abbiamo anche dei giocatori stranieri che sono rientrati nelle rispettive residenze. Un campionato a metà sarebbe sempre un torneo falsato. Ma se è per il bene del calcio ben venga".
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