Una carriera infinita. Ha giocato nel Cagliari, nella Pistoiese, nel Cesena, nel Sanremo, nel Casale. E poi tantissime stagioni fra i dilettanti in Sardegna: Porto Corallo, Samassi, Tortolì, Muravera, Lanusei, Muravera. Fabio Vignati, 37 anni compiuti a marzo, è uno dei difensori guida del Muravera che vanta fra le sue fila altri giocatori di grande esperienza come Demartis, Geroni, Cadau, Nurchi, Virdis, Pani, Figos, Floris e Moi.

Romano di nascita, sardo e muraverese d'adozione, Vignati è il simbolo della serietà: un vero professionista anche giocando fra i dilettanti. Difensore, gran classe, testolina d'oro per i suoi gol di testa sotto porta, è un esempio per i più giovani. "A Muravera mi trovo benissimo. Una grande famiglia, una società che non ti fa mancare nulla, un allenatore, come Francesco Loi che non regala niente a nessuno, compagni di squadra meravigliosi e tifosi che mi vogliono bene. A 37 anni si può giocare soprattutto quando incontri queste condizioni. Mi diverto ancora".

L'esordio in Serie A con Cagliari risale a 16 anni fa contro la Juventus di Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic, Nedved e Cannavaro. "È stato un regalo del tecnico Daniele Arrigoni. Ero subentrato a Rocco Sabato. Una grande emozione. L'allenatore era Arrigoni". In B, Fabio Vignati ha giocato col cesena, poi campionati in C e nel 2013 il ritorno in Sardegna al Porto Corallo. Quindi le altre tappe sarde e da tre anni il Muravera. In serie d, dopo la promozione di due anni fa. "Un esempio di serie D-dice di lui-mister Francesco Loi. Il giocatore che tutti vorrebbero".
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