Si inserisce anche Alessandra Todde nella polemica sulla trasferta vietata dei tifosi rossoblù a Empoli: «Non sono accettabili discriminazioni sui sardi solo in quanto sardi», tuona la governatrice in un post sui suoi profili social. «La decisione di penalizzare i tifosi del Cagliari è ingiustificabile. Chiedo al presidente dell’Empoli di rivedere la sua scelta e auspico una soluzione rapida e positiva della vicenda». Dichiarazioni che si aggiungono a quelle di Tommaso Giulini, alla presa di posizione del Cagliari Calcio, alle dichiarazioni di Ugo Cappellacci e alla lettera di fuoco del presidente del Consiglio regionale Comandini al presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi.

LA NOTA DELL’EMPOLI

Ma lo stesso Empoli, qualche ora fa, ha dato la sua versione dei fatti. La decisione non è del club: «Ci atteniamo alle raccomandazioni contenute nella Determinazione dell’Osservatorio Nazionale del 25 marzo 2025, dove si suggerisce di non far avviare la vendita dei tagliandi» ai residenti in Sardegna, anche se in possesso di fidelity card.

La raccomandazione, spiega la società toscana in una nota, è «avvalorata dalla richiesta del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive (Casms) di rimandare la decisione, sentito anche il Questore, al Prefetto di Firenze, evidenziando criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica».

Insomma, si è semplicemente «tenuto conto di quanto indicato dalle autorità competenti». E in caso di nuovi provvedimenti che consentano la vendita dei biglietti, l’Empoli «metterà fin da subito a disposizione i tagliandi per i tifosi sardi che vorranno assistere alla gara, ospitandoli al Carlo Castellani Computer Gross Arena nel rispetto delle regole e dello spirito sportivo».

LE RAGIONI DELL’EMPOLI E QUELLE DEI SARDI

L’Empoli ha le sue ragioni, nelle determinazioni dell’Onms si legge che la decisione su eventuali misure di sicurezza è rinviata al Casms, in attesa della quale si «invita la Lega competente a interessare la società organizzatrice per non far avviare la vendita dei tagliandi».

Tuttavia persiste una situazione di incertezza che, a quattro giorni dal fischio d’inizio di una delicata sfida salvezza, crea  non poche difficoltà a chi ha già organizzato o deve organizzare una trasferta oltre Tirreno. La decisione definitiva potrebbe arrivare al termine di un vertice del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocato per le 17 di oggi in Prefettura a Firenze.

INCERTEZZA E POLEMICHE

Monta dunque la polemica su questa sponda del Tirreno. Tommaso Giulini ha chiesto «rispetto per i sardi». «Tuttora vergognosamente in attesa di un provvedimento ufficiale. Fra 4 giorni si gioca. In tanti si sono già organizzati per partire, saranno costretti a rimanere fuori dallo stadio e protestare? Rispetto per la Sardegna!», ha scritto il patron rossoblù.

Il club ha chiesto alle istituzioni preposte di «considerare attentamente le difficoltà legate all’insularità» e sottolineato che «numerosi sostenitori hanno già sostenuto costi significativi, acquistando voli o biglietti dei traghetti per raggiungere la Toscana».

«Esprimiamo forti perplessità – si legge nella nota del club - per eventuali decisioni che continuino a penalizzare in modo indiscriminato e ingiustificato un popolo intero, tradizionalmente leale e ospitale, che intende vivere l’evento sportivo nel rispetto delle regole e dello spirito sportivo. Confidiamo pertanto in un intervento equo delle istituzioni affinché si eviti una discriminazione territoriale e si garantisca la piena tutela dei diritti della tifoseria rossoblù». 

LA POLITICA

Sul caso è scesa in campo anche la politica con le prese di posizione di Alessandro Serra, segretario cittadino FI, di Todde appunto, di Ugo Cappellacci e del presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, che ha scritto una lettera al presidente dell’Empoli Calcio Fabrizio Corsi.

Cappellacci, presidente forzista della Commissione Affari Sociali della Camera, dice «no a una discriminazione vergognosa verso i tifosi sardi». «Chi segue la squadra rossoblù in trasferta – osserva Cappellacci - è già costretto ad affrontare il viaggio con mille sacrifici sul piano economico e organizzativo. Aggiungere a queste difficoltà anche un divieto assolutamente ingiustificato e, a dir poco, scandaloso rappresenta un insulto ai tifosi, alla squadra e a tutta la Sardegna. Laddove non dovesse essere annullata subito questa nefandezza, mi riservo di presentare una serie di atti ispettivi in sede parlamentare affinché non resti senza conseguenze».

Questa invece la lettera di Comandini al presidente Corsi: «Superare l’incertezza e mettere subito in vendita i biglietti per i sardi, è una questione di rispetto per il popolo dei tifosi. Senza un provvedimento ufficiale delle autorità competenti la decisione dell’Empoli Calcio di bloccare la vendita dei biglietti è un atto ingiustificato che danneggia e penalizza il popolo dei tifosi».

«A quattro giorni dalla partita – prosegue Comandini – regna l’incertezza e i tifosi si sono visti negare la possibilità di acquistare e seguire in trasferta la loro squadra per una decisione arbitraria».

Davide Lombardi

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