Cristiano Ronaldo non è più un giocatore del Manchester United: è stato lo stesso club inglese a confermare la rescissione consensuale del contratto del portoghese con effetto immediato. La decisione è stata prese in seguito alla polemica intervista tv rilasciata da CR7 prima dell'inizio dei Mondiali, nella quale attaccava direttamente sia il club (accusato di tradimento) che l'allenatore Erik Ten Hag, criticato per una presunta mancanza di rispetto nei suoi confronti. «Il club ringrazia Ronaldo per l'immenso contributo nei suoi due momenti all'Old Trafford», si legge nello scarno comunicato del Manchester United. In cui si augura poi «a Ronaldo e alla sua famiglia il meglio per il futuro».

Da parte sua CR7, attualmente in Qatar con la Nazionale portoghese, ha più volte ripetuto di sentirsi ancora competitivo ai più alti livelli, senza però anticipare dove intenda proseguire la sua carriera. «Dopo una conversazione con il Manchester United ci siamo accordati di interrompere in anticipo il contratto - ha fatto sapere il portoghese -. Amo il Manchester United e i suoi tifosi, questo non cambierà mai. Ma ritengo sia arrivato il momento giusto per una nuova sfida». 

Fra le ipotesi all’orizzonte spunta oggi quella del Newcastle. Secondo indiscrezioni lo sceicco Mohammed Bin Salman sarebbe pronto ad acquistarlo per sei o diciotto mesi per i Magpies, per poi fargli concludere la carriera all'Al Nassr, mettendo una valanga di milioni (circa 300) sul tavolo per chiudere l'accordo come calciatore e uomo immagine, con CR7 che diventerebbe così l'uomo simbolo di Saudi Vision 2030.

(Unioneonline/v.l.)

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