Una parata strepitosa a una decina di minuti dalla fine, su Lorenzo Lucca, per tenere la porta inviolata e aiutare il Cagliari a portare a casa un punto. Boris Radunovic si è riscattato alla grande dopo l'errore costato la sconfitta all'89' a Bologna, e confermando ciò che di buono aveva detto su di lui Claudio Ranieri venerdì: «Lui è un campione, una leggenda, ogni settimana è una forza in più per noi», ha detto il portiere serbo appena finito lo 0-0 della Domus con l'Udinese, ringraziando il tecnico per la stima mostrata. «Mi aiuto tanto con le sue parole, ma io cerco di fare meglio ogni partita: dopo uno sbaglio guardo avanti, non bisogna mai guardare indietro. Il nostro ruolo è veramente difficile, se un portiere ci riesce vuol dire che è forte a livello mentale». Sulla parata: «Il ruolo del portiere è così: quando sbagli si vede tutto mentre quando fai una parata è normale. Mentre per un giocatore di movimento non si nota così tanto. La concorrenza di Scuffet? Uno stimolo».

La partita. Secondo punto per il Cagliari, anch'esso uno 0-0 come quello col Torino. Per Radunovic ci sono però dei passi avanti: «È stata una partita giocata bene da parte nostra, era difficile giocare con 32°. Peccato perché abbiamo sprecato varie occasioni, ma si è visto lo spirito giusto e ogni punto per noi è importantissimo per salvarci. Peccato anche perché non abbiamo fatto gol, però ho fatto il mio con la parata. Nessuno sa perché sprechiamo tante occasioni, speriamo la prossima di fare gol e sbloccarci. Sono arrivati tanti giocatori nuovi, adesso dobbiamo vedere come giochiamo: nelle prossime settimane vediamo di fare meglio. Voglio fare i complimenti a Deiola, che non ha fatto gol ma ha fatto una partita da 10».

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