Per dare un senso allo 0-0 col Cassino, che dà continuità alla vittoria sull’Anzio e all’altro 0-0 col Real Monterotondo, e fare un deciso passo avanti in ottica salvezza, al prossimo turno sul campo della Paganese quinta della classe ci vorrebbero i 3 punti. Facile a dirsi, meno a farsi per l’Olbia, che in trasferta ha vinto solo due volte dall’inizio del campionato – a novembre, contro Savoia e Cynthialbalonga – e che domenica andrà a far visita a una squadra ancora imbattuta in casa.

A Pagani la squadra di Zé Maria dovrà essere brava a replicare la prestazione offerta contro la capolista sabato al “Nespoli” e a sfruttare le occasioni che capiteranno meglio di quanto non abbia fatto nell’anticipo della 6ª giornata di ritorno di Serie D. Che a freddo sa di occasione persa. Se, dato anche il valore dell’avversario, il pareggio col Cassino poteva andare bene a caldo, a turno completato il punto è buono per confermare il tredicesimo posto e il miglior piazzamento nei playout a quota 24 e il gap dalla salvezza diretta (-3). Dietro, però, le antagoniste accorciano le distanze, e le giornate per uscire dalla zona retrocessione, in cui sono concentrate sei squadre in 3 punti tra i 21 di Costa Orientale Sarda e Ilvamaddalena e i 24 dell’Olbia, sono sempre meno.

«La squadra sta crescendo: quando non vinciamo l’importante è non perdere, che è quello che stiamo facendo», ha sottolineato nel post partita Zé Maria, che ha fatto i complimenti ai suoi giocatori «per lo spirito di sacrificio e la voglia di tirarsi fuori da questa situazione» e per la partita «di qualità e quantità», spronandoli a continuare così.

Nella settimana che porta alla trasferta campana ci saranno da analizzare le cose che non sono andate e da valutare, tra le altre, le condizioni di Costanzo, uscito per infortunio nel primo tempo del match di sabato.

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