Niente da fare per il Cagliari, che a Napoli viene battuto 2-1 dalla squadra dell'ex Mazzarri.

Si parte con 30 minuti di ritardo per motivi di ordine pubblico, col vento che costringe a tener chiusi i cancelli fino alle 17. Ranieri punta sul 4-4-2, con Oristanio e Jankto esterni e la coppia d'attacco pesante formata da Pavoletti e Petagna.

Partono forte gli azzurri di Mazzarri, con due conclusioni di Osimhen, la prima (8') bloccata da Scuffet e la seconda (10') sul fondo. Dopo la sfuriata del Napoli, esce il Cagliari e, al 22', Augello prova il destro dal limite, con palla deviata e che sfiora il palo. Il palo (29') lo centra invece Rrhamani, che anticipa tutti di testa sulla punizione di Politano.

Il Cagliari arretra, il Napoli prende campo e al 34' Cajuste spara alto, mentre al 37' Kvara non sfrutta un buco di Nandez e Scuffet si salva senza patemi. Al 43', occasionissima per i rossoblù, con Makoumbou che nello spazio trova Nandez, ma El Leon, tutto solo davanti a Meret, si fa ipnotizzare dal portiere di casa. Animi che si surriscaldano nel finale, con le ammonizioni per Osimhen, Goldaniga, Pavoletti e Rrahmani, ma alla fine tutti a riposo sullo 0-0.

Nella ripresa, Ranieri ridisegna la squadra: dentro Deiola e Obert, fuori Jankto e un impalpabile Petagna e Cagliari col 3-5-2. Proprio Obert ha subito una palla buona, ma il sinistro viene parato da Meret. Mazzarri butta dentro Mario Rui e Raspadori per Natan e Cajuste, Ranieri risponde con Luvumbo e Zappa per Oristanio e Nandez, acciaccato. E al 24' il Napoli passa: proprio Mario Rui sfonda a sinistra, cross teso e Osimhen, di testa, anticipa Dossena e Obert. Scuffet tocca, ma non basta, 1-0.

La replica del Cagliari è immediata: Luvumbo fugge a sinistra, palla tesa in mezzo e Pavoletti anticipa tutti per l'1-1, col più classico gol dell'ex. La gioia dura poco: alla mezz'ora Osimhen difende una palla impossibile nell'area rossoblù e poi regala a Kvaratshkelia il pallone che riporta avanti i padroni di casa. Nel finale, al 44' Dossena di testa sfiora la traversa. Stavolta nel recupero non c'è il miracolo e il Cagliari è costretto alla resa.

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